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Сентябрь
2024

Il caldo non molla ma da lunedì la piscina esterna del Palamostre a Udine sarà chiusa

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UDINE. Chiare, fresche… chiuse acque. Come ogni anno, monta la polemica. Come la marea. Qui, però, siamo in piscina, le vasche quelle comunali del Palamostre. La questione, annosa, la stessa: con l’inizio delle attività agonistiche, l’area esterna degli impianti di via Ampezzo si appresta ad abbassar le serrande. Da domani, chiuderà l’area bimbi e, con essa, la piscina olimpionica. Dal 9, priorità all’indoor, agli atleti (ma non solo) che vorranno usufruire degli spazi interni del complesso.

Eppure, il caldo, di voler chiudere, non sembra proprio averne l’intenzione. Di certo non entro i termini fissati dalla gestione dell’impianto in accordo con il Comune. «Ci rendiamo perfettamente conto di questa esigenza legata alle alte temperature di questi giorni – le parole dell’assessore allo Sport, Chiara Dazzan – ma sarebbe ormai molto difficile riprogrammare una nuova chiusura. I termini vengono sempre decisi in anticipo». Certo, a guardare – oltreché il sole – le presenze fatte registrare nell’ultimo periodo, il desiderio di tornare sui passi già mossi viene. Il desiderio scava le sue radici anche nelle lunghe assenze di giugno dettate dal maltempo.

«Abbiamo avuto un giugno che pareva novembre. Per tale ragione – prosegue Dazzan – in via Pradamano abbiamo rimandato la chiusura. L’iniziativa ha riscosso una buona risposta ma, anche in questo caso, si trattava di una decisione presa in anticipo. In generale, quelle meteorologiche sono situazioni abbastanza imprevedibili».

C’è una ragione squisitamente logistica, inoltre, dietro all’avvicendamento che ha visto protagoniste le piscine outdoor e indoor del Palamostre: «Il gestore è unico – spiega l’assessore – ed è unico anche il personale che opera all’interno dell’impianto. Questo deve essere impiegato per le piscine interne, in vista della ripresa dell’attività agonistica».

Che fare, dunque, contro la calura che affligge il cittadino? «Da parte nostra, proveremo ad affrontare il discorso con il gestore, ma parliamo di qualcosa di veramente difficile da ottenere». Non è un caso se, di anno in anno, la questione si ripresenta con le medesime caratteristiche, le stesse fastidiose (per i fruitori del servizio) problematiche. «A ogni modo, non siamo fermi – assicura Dazzan –: sul Palamostre stiamo facendo dei ragionamenti ad ampio raggio». —