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Август
2024

Film, mostre e spettacoli nel “nuovo” cinema Centrale: pronto entro un anno

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UDINE. Non solo film, ma anche mostre ed eventi. Con due sale con 200 posti complessivi e uno spazio nuovo di zecca ricavato in quello che una volta era un semplice corridoio che nelle intenzione del Cec potrà ospitare incontri e performance artistiche dialogando con Casa Cavazzini, «che è a due passi», e magari allargandosi anche all’esterno, dove secondo il vicepresidente della Regione e assessore alla Cultura, Mario Anzil «si potrebbe allungare il marciapiede riducendo la carreggiata riservata ai bus».

Un’idea quest’ultima ancora tutta da sviluppare mentre quella del nuovo cinema centrale, messa a punto dagli architetti Camilla De Camilli e Francesco Qualizza, è stata illustrata all’assessore Anzil ieri dai referenti del Cec, Thomas Bertacche e Sabrina Baracetti.

Un’idea che il Cec conta di realizzare entro settembre del prossimo anno «in modo da poter sfruttare al meglio la sinergia con Gorizia in occasione di Go! 2025 considerato l’ampio spazio che sarà dato al cinema».

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Il problema è che, rispetto alle previsioni iniziali, il conto complessivo stimato è lievitato fino a 3 milioni di euro.

Considerato che la Regione aveva già messo a disposizione 2,2 milioni di euro a favore del Centro Espressioni Cinematografiche (Cec) e che uno è servito per acquistare l’immobile, all’appello mancano 1,8 milioni.

Una cifra importante che il Cec conta di racimolare attigendo da bandi nazionali e regionali, chiedendo aiuto ai privati e, di nuovo, alla Regione.

«Noi siamo pronti a fare la nostra parte – ha assicurato Anzil – perché riteniamo che il recupero del Centrale, l’ultima ridotta romantica rimasta aperta in centro città a Udine, sia una opportunità straordinaria non solo per proporre cinema d’essai, ma anche per esplorare nuove vie diventando un vero e proprio contenitore culturale e il progetto che abbiamo visto va in quella direzione».

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All’interno del cinema di via Poscolle i lavori di demolizione sono quasi stati completati.

«In questo modo – spiega Bertacche – abbiamo avuto modo di completare la progettazione definitiva anche per avere una stima dei costi più precisa. Il preventivo è attorno ai 3 milioni».

Motivo per cui il Cec sta lavorando su più fronti: «Abbiamo già presentato domanda per poter attingere ai fondi del Pnrr e ci erano stati concessi 287 mila euro che, essendo diventati proprietari dell’immobili, contiamo ci vengano confermati – spiega Bertacche –, poi parteciperemo a un altro bando regionale dal quale contiamo di recuperare 100 mila euro e aspettiamo il bando del ministero che per il 2024 ha stanziato 10 milioni per il rinnovamento delle sale cinematografiche».

Per far quadrare i conti il Cec ha bussato anche ai privati: «Una banca – assicura Baracetti – finanzierà l’acquisto delle 200 sedute con circa 100 mila euro. Anche il Cec investirà accendendo un mutuo».

L’importo varierà in base all’assegno che staccherà la Regione che sembra intenzionata a versare altri 3-400 mila euro che però, conti alla mano, potrebbero non bastare.

Se ne riparlerà quindi strada facendo quando saranno più chiari gli importi dei contributi e i costi da sostenere, ma l’obiettivo, condiviso, è quello di riaprire il Centrale. Entro settembre del prossimo anno.