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Август
2024

Sotto tutela il 95% delle aree agricole: a rischio i progetti dei campi fotovoltaici

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Aree agricole di pregio: il piano della città metropolitana che mette sotto tutela il 95,3 per cento delle aree a valenza agricola della Città metropolitana di Venezia era decisamente atteso. E produce un immediato risultato: la sospensione dei procedimenti di autorizzazione di impianti in attesa delle decisioni dei sindaci dei 44 Comuni metropolitani.

Tre grandi mappe

Tre grandi mappe, un sistema di classe di pregio agricolo che in base alle sfumature di colore verde identifica nei territori della provincia le zone maggiormente pregiate, dalla zero alla 5. Tredici ettari ottengono la classificazione massima, la 5, colore verde scuro intenso. Sono stati ricompresi seminativi, colture permanenti, prati stabili, zone agricole eterogenee, zone boscate, vegetazioni di arbusti o erbe, zone umide interne.

Esclusi gli ambiti di urbanizzazione consolidata. In totale le superfici con valenza agricola sono 143.773 ettari. Di queste ultime, il 95,3%, pari a 137.043 ettari, sono state classificate come aree agricole di pregio. Una classificazione richiesta dalla Regione Veneto che con la legge 17 del 2022 ha inteso normare la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra, l’agrifotovoltaico appunto, individuando aree con indicatori di non idoneità, come le aree agricole di pregio, ed aree idonee.

Il dibattito

Basta una dichiarazione di non idoneità delle aree agricole di pregio per fermare progetti contestati? Se lo chiedono in tanti. «Attendiamo la convocazione della commissione ad inizio settimana per porre domande e comprendere quanto è vincolante la mappatura. Chiediamo una riunione in streaming affinché tutti gli interessati possano seguire», dice il consigliere dem Emanuele Rosteghin. «Di certo siamo soddisfatti di aver contribuito a spingere per l’avvio di una procedura tanto necessaria». Gioisce per la mappatura Coldiretti Venezia che ha raccolto 24 mila firme contro il fotovoltaico a terra. «Tuttavia è necessario non abbassare la guardia in tema di agrivoltaico che di fatto verrebbe consentito dalla norma. Coldiretti ha avanzato una proposta a livello regionale ovvero di considerare che venga mantenuta la redditività agricola del terreno facendo una media della produzione lorda vendibile degli anni precedenti all’installazione dell’impianto», dice il direttore Giovanni Pasquali, commentando l’azione della Città metropolitana.

«È fondamentale mantenere lo stop al fotovoltaico selvaggio», aggiunge la presidente della Coldiretti Tiziana Favaretto.

La mappatura

Le tre mappe sono una per il Veneto orientale, una seconda per la zona sud e una per la zona centrale della città metropolitana. Indicano, con un sistema di colori, le zone agricole di pregio. Nella zona attorno al capoluogo, per esempio, si va dal bianco (pregio minimo) dei terreni del quadrante di Tessera, dove si costruiscono palazzetto e nuovo stadio o quelle dall’altra parte, di Save, che nel Masterplan dell’aeroporto ha indicato un vasto parco agrifotovoltaico, fino al verde intenso di parti della provincia attorno a Mestre, da Quarto d’Altino a Marcon o Mirano, Santa Maria di Sala e la Riviera.

Le tempistiche

Ogni amministrazione comunale ora riceverà la relazione e le tre mappe da studiare con i propri uffici. Il decreto del sindaco metropolitano fissa in 45 giorni i termini per inviare agli uffici metropolitani memorie, contributi e osservazioni. Previsti, dal decreto metropolitano, anche incontri di presentazione della perimetrazione adottata nei Comuni e in Regione. Poi ovviamente ci sarà la controdeduzone delle osservazioni per l’individuazione della perimetrazione finale da approvare con un decreto del sindaco metropolitano.

Norme di salvaguardia

Scattano le norme di salvaguardia. Le prevede l’articolo 8 della legge regionale che recita: «L’istruttoria delle istanze presentate, a valere su aree per le quali è stato attivato il procedimento di riconoscimento quali aree agricole di pregio, è sospesa per il termine complessivo del procedimento». Si ferma, in attesa della mappa definitiva, l’iter di vari progetti. Come quello del parco agrifotovoltaico da 18 ettari a Ca’ Solaro. Qui la Regione ha concesso un mese in più per le osservazioni. E tra i contrari ora c’è il sindaco Luigi Brugnaro.