Gli italiani hanno tv compatibili con lo standard HEVC?
Una domanda che è lecito farsi: perché, se a livello comunitario, il passaggio al nuovo digitale terrestre con tecnologia DVB-T2 e standard HEVC era previsto entro il 2023, al massimo nei primi mesi del 2024, questa evoluzione in Italia è stata datata soltanto al 28 agosto? Una possibile spiegazione è da ricercarsi all’interno del rapporto del CENSIS 2023 dal titolo La nuova Italia televisiva – Sorpasso delle smart tv sui televisori tradizionali, gli schermi connessi sono 97 milioni, aumenta la fruizione in streaming dei media nazionali.
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Tv compatibili con il nuovo digitale terrestre: esiste un problema Italia?
Il report, come detto, risale a meno di un anno fa, alla fine del 2023. Nella sezione Connected TV: attualità e scenari per il futuro, lo studio mette in evidenza un dato molto importante. Alla fine del 2023, il quadro era questo: su un totale di 43 milioni e 400mila apparecchi televisivi nelle case degli italiani, 22 milioni e 700mila televisioni, pari al 52,4% del totale, erano dotate di una tecnologia compatibile al passaggio al DVB-T2, mentre 20 milioni e 700mila apparecchi, pari al 47,6% del totale, non erano in grado di sostenere il passaggio tecnologico.
Se il discorso passa dal numero di apparecchi televisivi alle famiglie che sono in possesso di un apparecchio compatibile o non compatibile, allora il CENSIS evidenzia come fossero 8,4 milioni le famiglie non dotate di una televisione adatta alla trasmissione con tecnologia DVB-T2 (stiamo parlando di una percentuale molto alta, superiore al 35% delle famiglie italiane). E a queste famiglie, occorrerebbe aggiungere anche le 700mila che non sono in possesso di alcun televisore.
Insomma, a fine 2023 – quando l’UE aveva indicato l’orizzonte per il passaggio di tecnologia – l’Italia avrebbe tagliato fuori troppe famiglie dalla fruizione completa dei contenuti televisivi di nuova generazione (una cosa che già il Mimit aveva catalogato come impossibile da permettersi, vista anche la concomitanza di eventi come gli Europei di calcio e le olimpiadi di Parigi 2024 almeno fino alla fine dell’estate dell’anno corrente). Il CENSIS non vede altra strada per queste 8,4 milioni di famiglie se non quella di acquistare televisori compatibili con le nuove tecnologie, mentre pone l’accento sul destino di tutti quegli apparecchi che, dotati di vecchia tecnologia, non saranno più utilizzabili al 100%. In attesa di capire cosa sia cambiato, in Italia, dal novembre 2023 ad agosto 2024, la scelta delle istituzioni è ancora una volta conservativa: il passaggio al DVB-T2 è avvenuto pienamente solo per 4 canali della Rai, mentre quelli HD sono ancora in simulcast con la tecnologia precedente. Serve altro tempo per “sanare” la posizione delle famiglie italiane non in possesso di un apparecchio di ultima generazione.
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