Elezioni Figc Veneto. Sfida fra Ruzza e Zanon, Collarin prova a spodestare Giacomelli
Il calcio veneto al voto tra due settimane e mezzo. Manca solo l’ufficialità, tuttavia non ci sono dubbi sulla convocazione dell’assemblea elettiva veneta Figc per sabato 14 settembre. Al massimo resta da stabilire la location. In questa occasione verranno designate le figure che gestiranno la Figc regionale nel prossimo quadriennio. Come d’abitudine, l’anno olimpico è quello prefissato per il rinnovo delle cariche. Le società regionali avranno dunque modo di scegliere presidente, consiglieri, delegati assembleari, revisori dei conti, responsabile calcio a 5 e responsabile femminile.
Le liste? Un paio quelli che si sfideranno. Una proporrà la riconferma di Giuseppe Ruzza per il quarto mandato consecutivo, l’altra è capitanata dal dirigente padovano Florio Zanon. A esse sono collegate due figure bellunesi a testa, senza dimenticare la successiva nomina presidenziale del delegato provinciale a cui verrà affidata la gestione della Delegazione Figc di Belluno.
La lista “Bepi Ruzza Presidente”, vedrà la ricandidatura a consigliere del dirigente cadorino Maurizio Giacomelli, in carica anch’esso a Venezia dal 2012, mentre in ballo per il ruolo di delegato assembleare in rappresentanza delle società c’è Michele Da Rold, conosciuto come “Brosa” e attuale figura facente parte dell’organigramma del Castion.
Ma è nella lista “Rinnovamento e lealtà” di Florio Zanon la clamorosa sorpresa a livello locale. Questo perché il candidato consigliere regionale in rappresentanza di Belluno è Enrico Collarin, presidente del Ponte Alpi ma soprattutto eletto a gennaio 2021 delegato assembleare nella lista Ruzza. Dunque in un certo senso sfiderà il suo passato. Il candidato assembleare è invece Gabriele Fent, numero uno della Juventina Mugnai. Dal punto di vista pratico, i rappresentanti delle società venete potranno indicare la loro preferenza a proposito del candidato presidente e voteranno poi sino a un massimo di nove candidati consiglieri, di undici delegati assembleari e cinque revisori dei conti, oltre appunto al rappresentante del calcio a 5 e del calcio femminile. Resta solo da ufficializzare quorum e soglia di maggioranza, ma c’è tempo nei prossimi giorni. Per quanto riguarda le delegazioni provinciali, non si andrà a votazione ma a nomina.
Il nuovo presidente sceglierà la persona ritenuta più adatta, in base ovviamente alle segnalazioni dei rappresentanti del territorio in seno alla propria squadra amministrativa. A Belluno dal 1 luglio 2013 c’è nel ruolo di delegato Orazio Zanin, il quale già a suo tempo si era reso disponibile a continuare solo in caso di riconferma di Ruzza. Da capire eventualmente chi sarebbe il prescelto dell’altra lista.
LE LAMENTELE DELLE SQUADRE BELLUNESI
In vista delle elezioni, Bepi Ruzza dialogherà con le società bellunesi domani (ore 20) in sala parrocchiale a Farra d’Alpago, mentre dovrebbe avvenire la prossima settimana l’incontro tra Florio Zanon e i club della nostra provincia.
Se da un lato gli esponenti delle liste punteranno sull’esposizione del programma e sullo spiegare il perché vada scelta o la continuità o il cambiamento, dall’altro risultano numerose le tematiche spinose che le dirigenze intendono sottoporre a chi poi gestirà il calcio regionale.
Alcune sono questioni tecniche o più specifiche, legate magari a tesseramenti, portali, snellimento della burocrazia e l’annosa questione della riforma dello sport. Ma vi sono poi situazioni di attualità che ogni anno provocano malumori e incomprensioni.
Tra queste, le date della stagione sportiva da rivedere o quantomeno correggere. Non in pochi, qualche giorno fa, lamentavano la disputa della prima partita ufficiale di Coppa in una delle domeniche più calde dell’estate. Ciò ha condizionato di molto le prestazioni, considerando peraltro il periodo di piena preparazione estiva. Una calendarizzazione però ritenuta obbligata dalla Figc veneta, allo scopo di chiudere l’andata entro Natale lasciando anche un fine settimana (21-22 dicembre) a disposizione per il recupero di eventuali rinvii. Ma qualcuno invoca una revisione in toto del palinsesto calcistico, anche per posticipare il fischio finale previsto quest’anno addirittura il 13 aprile (ma è molto probabile lo slittamento al 27) per rispettare la concomitanza con l’Eccellenza. Questo impedendo di fatto di giocare gran parte di aprile e maggio, quando il clima risulta più gradevole.
Altra vicenda riguarda i playoff dalla Promozione in giù, i quali al momento garantiscono solo un piazzamento nella graduatoria ripescaggi. Se quest’anno da un lato è andata “bene”, con diverse squadre beneficiarie, non va dimenticato come molto sia legato al numero di retrocessioni venete dalla D all’Eccellenza. A loro volta, qualcuno ipotizzava di proporre l’opportunità di ripescaggio anche alle retrocesse dalla Seconda alla Terza, così da non dover ricorrere a ripescaggi dal provinciale al regionale anche di compagini giunte seste o settime in campionato.