Addio a Luisella, infermiera dal grande sorriso
FAVRIA
Tutto il Canavese ha sperato e pregato per una buona notizia che purtroppo non è arrivata: Luisella Rocca, 53 anni, non è sopravvissuta al tragico destino che l’ha colpita sabato durante un ricevimento di nozze a Cocconato d’Asti. L’ufficialità della sua morte è arrivata ieri, martedì 27 agosto, dopo tre giorni che avevano fatto sperare la famiglia e tutta la comunità di Favria.
Infermiera all’ospedale di Cuorgnè ed ex titolare di un’attività di ristorazione a Favria, sposata con Fulvio Biesta, commerciante in paese, e madre di due figlie, Francesca, di 21 anni, e Bianca, di 17, era stata dapprima ricoverata in ospedale ad Asti, dove le sue condizioni erano apparse sin da subito gravissime, poi era stata trasferita all’ospedale di Alessandria, in terapia intensiva. Le condizioni cliniche, però, non sono migliorate.
L’incidente di cui Luisella Rocca è rimasta vittima è accaduto a Cocconato d’Asti, zona di cui lei era originaria, durante i festeggiamenti del matrimonio di un nipote. Sabato pomeriggio, al termine del pranzo di nozze, alcuni invitati sono saliti su un rimorchio trainato da un trattore per recarsi a casa della famiglia dello sposo e continuare la festa. Il mezzo si è però ribaltato lungo il percorso che collega il paese a San Sebastiano. L’infermiera favriese è rimasta schiacciata dal mezzo agricolo.
Una giornata che doveva essere di festa si è trasformata in una tragedia per la famiglia e anche per tutta la comunità del Canavese, dove Luisella Rocca era molto stimata. Nelle scorse ore in tanti hanno lasciato un messaggio sulla sua pagina social, pregando e sperando per lei. Si attendeva un segno per rimandare la conferma del decesso, ma purtroppo non è arrivato. La famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi, ma al momento non è ancora nota la data delle esequie.
Dopo sono arrivati i messaggi di dolore: il cordoglio di tutto il territorio, di chi l’ha apprezzata e conosciuta, dagli ex pazienti ai loro familiari sino a chi ha conosciuto la sua famiglia, come la società sportiva canavesana di volley in cui milita la figlia minore, si è rapidamente fatto strada attraverso Internet, dove tutti hanno ricordato l’indole allegra, divertente, solare e sorridente dell’infermiera, persona che nella vita privata come in quella lavorativa, era sempre pronta e disponibile per dare una mano a chi ne avesse bisogno.
A ricordarla con affetto è anche la cugina Francesca, per un periodo anche collega: «Luisella era la persona più solare del mondo, estroversa, sempre disponibile con tutti e pronta a dare una mano. Tutti la conoscevano e tutti le volevano bene, perché tutto ciò che faceva lo faceva in buona fede. Oltre che infermiera, aveva anche gestito con me, tra il 2018 e il 2019, l’attività di ristorazione che ora sto portando avanti io. Lei e Fulvio si occupavano di gestire la sala nel fine settimana ed era sempre stato un suo sogno avere un locale. Amava i dolci e le piaceva anche raccontarli, così come amava cantare. Aveva una voce bellissima ed era impossibile non fermarsi ad ascoltarla quando a fine serata, con Fulvio che suonava la chitarra, si cimentavano in un duo perfetto, nella canzone come nella vita, e se c’era una canzone che non mancava mai nel repertorio era Bella ciao. Luisella aveva sempre la battuta pronta e il sorriso sulle labbra e così resterà nel cuore di tutti».
Il sindaco di Favria, profondamente addolorato, la dipinge a sua volta come la personificazione della gioia: «Di Luisella parlano tutte le attestazioni di affetto, speranza e fiducia di questi giorni - commenta Vittorio Bellone -. Non è retorico dire che era una persona eccezionale, sul lavoro e nella vita di tutti i giorni. Nonostante il mestiere che svolgeva non fosse semplice, lei aveva sempre un sorriso per tutti e si prodigava per chiunque in ogni momento. Amava la vita, in ogni suo aspetto, ed era la gioia fatta persona».