US Open, Cobolli ammette: “Ero giù di morale per non aver fatto le Olimpiadi”
Non è stato un esordio scontato per Flavio Cobolli allo US Open 2024: il giocatore romano ha dovuto rimontare un break nel terzo set sul set pari contro James Duckworth, ma proprio nel momento più difficile è stato estremamente bravo a trovare la reazione e a sovvertire un match che sembrava potergli scappare di mano.
Queste le sue parole in conferenza stampa, riportate da Supertennis: “E’ stata una partita molto complicata. James non va sottovalutato, è molto forte soprattutto su questa superficie, sono i campi che predilige. Sapevo di dover affrontare qualche difficoltà, ad un certo punto sono diventate anche un po’ troppe, ma ne sono uscito bene, con il giusto atteggiamento. Ci sono stati un po’ di game in cui mi ero un po’ perso ma sono stato bravo a ritrovarmi e a gestire bene il resto della partita”.
Cobolli che adesso ha alte aspettative, con la consapevolezza di poter esprimersi bene su questa superficie: “So di poter giocare bene sul cemento e i risultati mi stanno dando ragione. Ho buone sensazioni e sono soddisfatto di come arrivo ad ogni partita, sempre con la voglia di migliorarmi. Vado avanti passo dopo passo, senza mettermi addosso pressioni o fretta e al momento le cose stanno andando bene”.
Sul post-Olimpiadi e la difficoltà di non poter giocare un evento del genere: “Non ho potuto giocare a Parigi ed ero un po’ giù di morale. La vedevo dura venire così presto negli Stati Uniti. Ma una volta arrivato qui ho chiuso in fretta quella parentesi e ho pensato solo a giocare a tennis. La chiave è stata proprio quella, riuscire a resettare in quel modo quella parentesi. I risultati poi mi hanno aiutato e sono riuscito a proseguire in questa condizione”.