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Август
2024

Basket, Brown e Uthoff: fondamentali per gli equilibri di Trieste

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Due facce della stessa medaglia, due giocatori che, ognuno per il proprio ruolo, saranno i punti di riferimento del gruppo biancorosso nel campionato che sta per iniziare. Jarrod Uthoff sotto i tabelloni e Markel Brown tra gli esterni sono pronti a mettere la loro esperienza al servizio della squadra.

La scelta di Michael Arcieri, su di loro, è stata mirata. L'obiettivo portare a casa due giocatori che, aldilà del valore espresso sul parquet, potranno essere preziosi punti di riferimento per coach Jamion Christian.

Jarrod Uthoff è un giocatore sul quale il giemme biancorosso aveva messo gli occhi da tempo. Nel corso di questa estate, non appena saputo che l'ala dell'Iowa aveva intenzione di lasciare il Giappone per trasferirsi in Europa, ha puntato forte su di lui ed è riuscito ad accaparrarselo.

«Tornare in Europa è stata una sorta di scommessa con me stesso- racconta Uthoff- volevo mettermi alla prova e capire quali fossero i miei limiti confrontandomi con un campionato più competitivo dopo i tre anni disputati in Giappone. Non vedo l'ora di iniziare e scoprire cosa potremo fare con un gruppo che, per quanto ho potuto vedere in questi primi giorni di allenamento, mi pare molto buono. L'obiettivo - continua - è naturalmente cercare di essere competitivi e vincere il maggior numero di partite possibili. Non parlo di traguardi da raggiungere, almeno non ancora, ma certo l'impressione che ho avuto qui a Trieste è che tutti assieme si possa fare un buon lavoro. Siamo un bel gruppo con cui mi sono trovato a mio agio sin dal primo giorno».

Concetti ripresi da Markel Brown, atleta che Cesare Pancotto ha avuto con lui a Napoli nella passata stagione e che ha indicato come il classico giocatore che negli States viene indicato come un "team maker".

«Mi sento un collante- conferma Brown - uno che mette assieme i pezzi della squadra e fa quello che serve al gruppo. Porterò la mia esperienza al tiro, in difesa e nel tenere la squadra unita. Fondamentale sarà la chimica che riusciremo a creare non solo sul campo ma anche fuori. In questo senso i presupposti mi sembrano buoni. Credo che Mike Arcieri ha fatto un ottimo lavoro assemblando un grande gruppo- continua la guardia statunitense-. Qui a Trieste ho trovato molte facce familiari: con Ross e Reyes ho condiviso l'esperienza di due anni fa a Varese ma anche con Jayce Johnson ho avuto modo di giocare assieme in Summer League. Sabato scorso abbiamo disputato il primo allenamento al completo, ho visto un gruppo unito e pronto a competere e sono curioso di vedere cosa potremo fare in futuro". Squadra che, allo stesso modo dell'ultima stagione, proverà a sviluppare il suo gioco in velocità contando anche sulla duttilità dei suoi elementi.

«La priorità del coach è il gioco veloce- conclude Brown - credo che le caratteristiche di questo gruppo siano perfette per quel tipo di pallacanestro. In queste settimane di preparazione la cosa più importante sarà chiarire cosa dovremo fare sul campo sia in attacco che in difesa. Abbiamo tanti giocatori forti e tanti ottimi tiratori che, ne sono assolutamente certo, ci aiuteranno a vincere le partite nel corso della prossima stagione».