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Август
2024

Mamma Alessia muore a 38 anni durante le vacanze in Albania

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Muore durante le vacanze in Albania. Sedico piange Alessia Vidotto, 38 anni, morta lo scorso ferragosto per un’improvviso problema cardiaco.

Un fulmine a ciel sereno per la famiglia e gli amici di Alessia, una ragazza riservata e gentile, che lascia il compagno Eroldi, il figlio Leo di un anno e mezzo, i genitori Elga e Roberto e la sorella Veronica. La donna, dipendente dell’azienda Marcolin, non aveva mai avuto nessuna malattia pregressa al cuore.

La ricostruzione

Insieme al compagno di origini albanesi Eroldi e al figlio Leo, Alessia era partita due settimane fa per le vacanze in Albania, dove avrebbe trascorso alcuni giorni insieme ai suoceri, ai cognati e ai cugini. Da qualche giorno la donna si sentiva debole e disidratata.

All’inizio pensava di aver contratto una semplice influenza, poi, mentre si trovava al mare nella località di Valona, la situazione all’improvviso è peggiorata. Insieme al marito, ha così deciso di chiamare la guardia medica che ha spinto Alessia a farsi ricoverare immediatamente.

Dopo avere svolto i primi esami, i medici le hanno somministrato una flebo per idratarla: era martedì 13 agosto. La madre Elga, preoccupata, si è messa in contatto con la figlia in videochiamata poco prima che la situazione volgesse al peggio: Alessia era molto pallida, faceva fatica a parlare perché stanca, indebolita, qualcosa non andava.

Poi i primi riscontri: «All’inizio i medici pensavano fosse una infiammazione ai polmoni - afferma la sorella Veronica - poi dalle analisi hanno visto che aveva il Covid. La sera di martedì hanno fatto ulteriori controlli, che hanno dato il triste esito: si era scatenata un’infiammazione al cuore, una miocardite».

A quel punto i medici non hanno perso tempo, trasferendo la donna da Valona al reparto di Rianimazione malattie infettive di Tirana: «È stata portata subito in Cardiologia - continua la sorella - è arrivata a Tirana alle 9 del 14 agosto, ma nel giro di poche ore la situazione è ulteriormente peggiorata. Nel pomeriggio ci hanno detto che non c’era più niente da fare».

La madre Elga, partita subito dall’Italia, è riuscita a raggiungere la figlia il giorno stesso: «Alle quattro di mattina di giovedì 15 agosto - continua Veronica - abbiamo ricevuto la chiamata dei medici: ci hanno comunicato che non ce l’avrebbe fatta.

Eroldi e mia mamma sono riusciti a vederla un’ultima volta, poi, alle nove, è spirata. I medici hanno detto che era stata colpita dalla forma peggiore di questa infiammazione. Sono stati giorni faticosi, fatti di tante burocrazie, la salma è rientrata il 23 agosto».

Il ricordo dei parenti

La mamma di Alessia, Elga, con grande forza ha dichiarato: «Ci manca già tantissimo: stringeremo i denti per far crescere questo bambino nel migliore dei modi». Anche la sorella Veronica ha voluto ricordare chi era veramente Alessia: «Era una ragazza semplice, riservata e gentile, sempre disponibile con tutti», sottolinea Veronica.

«Non aveva grilli per la testa: si era fatta la sua vita, si era comprata casa, aveva avuto il suo bambino. Lei e il compagno non chiedevano niente di più dalla vita: stavano insieme da quando lei aveva 18 anni, rappresentava il grande amore della sua vita. Ha vissuto a Sedico fino a due anni fa, poi ha comprato casa a Belluno. Era semplice, non esuberante, ma riservata. Ci mancherà».

L’ultimo saluto ad Alessia sarà dato martedì 27 agosto alle 15 nella casa del commiato Caldart in via Cappellari. Da qui la salma proseguirà per il cimitero di Prade.