Matteo Berrettini tende una mano a Sinner: “Credo nella sua innocenza, impressionante come abbia gestito tutto”
Tanti tra giocatori e addetti ai lavori si stanno pronunciando sul caso di contaminazione da clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner, scagionato dopo l’indagine indipendente dell’ITIA. I riflessi sulla vicenda alimentano non poche polemiche tra chi ritiene che Sinner avrebbe dovuto ricevere una squalifica, come era accaduto in passato per altri atleti, e chi invece crede alla sua innocenza.
Matteo Berrettini ha risposto a domanda diretta su quanto è accaduto, ai microfoni di Sky Sport: “Penso siano stati mesi difficili per lui, è impressionante come abbia gestito tutto“, le prime parole del tennista domano. “Avevo visto qualcosa di diverso nei suoi occhi, forse meno gioia del solito. Quando è uscito tutto ho capito cosa stesse bollendo in pentola. Ha fatto risultati grandissimi nonostante la situazione“, ha aggiunto Matteo.
“Abbiamo parlato negli spogliatoi, solo guardandoci negli occhi abbiamo capito quanto sia stato difficile gestire il tutto. Anche in questi giorni lo sta facendo in modo egregio, è impressionante alla sua età. Gli ho fatto i complimenti. Nessuno vorrebbe essere nei suoi panni, ma lo conosco bene e sono sicuro che sia stato un errore“, ha sottolineato Berrettini.
Per quanto riguarda i suoi obiettivi agli US Open, l’azzurro farà il proprio esordio domani contro lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas, in un torneo che per lui è speciale, ricordando la sua prima semifinale Slam in carriera nel 2019: “Alla fine il tempo passa e uno prova a imparare dalle situazioni, belle e brutte che accadono. Mi sento un giocatore migliore per tante cose. Non ho più l’età di qualche anno fa quando qui era tutto nuovo, adesso è diverso. Le sensazioni sono diverse, adesso l’obiettivo è differente rispetto a due anni fa quando arrivavo da top 10 e con più partite su cemento. Conosco il mio livello, penso una partita alla volta. Prima c’è Ramos-Vinolas, un giocatore di grande esperienza, poi vedremo cosa succederà. So che posso arrivare in fondo, ma bisogna partire dal primo match“.