L’Ucraina festeggia l’indipendenza del 1991, Fazzolari: “Ha dimostrato che non c’è futuro per la tirannia”
“Auguri al popolo ucraino per il giorno della sua bandiera e indipendenza. In questi due anni e mezzo di eroica resistenza all’invasione russa, gli ucraini hanno dimostrato al mondo intero che non c’è futuro per la tirannia e l’oppressione quando un intero popolo difende la propria libertà”. Così Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l’Attuazione del programma di Governo ha voluto inviare il suo messaggio in una giornata speciale. Il 24 agosto si celebra la Festa nazionale dell’Ucraina, che commemora la dichiarazione di indipendenza del 1991. Nel mezzo della brutale aggressione russa, la Commissione europea si è unita all’Ucraina per celebrarne il trentunesimo anno di indipendenza. In un videomessaggio la Presidente von der Leyen ha reso omaggio ai sacrifici del popolo ucraino e ha messo in evidenza le numerose forme dell’incessante sostegno europeo.
Fazzolari: “Auguri al popolo ucraino”
In un momento di grande sfida, l’Ucraina non solo difende il proprio diritto di esistere, ma guarda con speranza a un futuro all’interno della famiglia europea e nell’Alleanza Atlantica. Proprio oggi -24 agosto- Russia e Ucraina si sono scambiate 230 prigionieri, 115 per ciascuna: quelli russi erano stati catturati durante l’attacco ucraino nella regione russa di Kursk, iniziato il 6 agosto. Il Commissario del parlamento ucraino per i Diritti umani Dmytro Lubinets ha detto che i prigionieri ucraini liberati appartengono all’esercito, alla marina, alla guardia nazionale e alle guardie di confine. Alcuni di loro hanno partecipato alla difesa dello stabilimento Azovstal di Mariupol e della centrale nucleare di Chernobyl. In molti hanno gravi problemi di salute. È il primo scambio da quando l’Ucraina ha lanciato un attacco a sorpresa nella regione russa di Kursk il 6 agosto. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, i militari russi scambiati rilasciati si trovano ora in Bielorussia e riceveranno cure mediche e riabilitazione al loro ritorno in patria.
Ucraina e Russia si sono scambiate 230 prigionieri
Alle celebrazioni a Kiev hanno partecipato il presidente polacco Andrzej Duda e la premier lituana Ingrida Simonyte. “Oggi sono tornati a casa altri 115 dei nostri difensori. Si tratta di soldati della Guardia nazionale, delle Forze armate, della Marina, del Servizio di guardia di frontiera statale”: sono le parole del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblicando foto di uomini avvolti in bandiere ucraine. Mosca ha confermato lo scambio, che si è concretizzato grazie alla mediazione decisiva degli Emirati. “Gli Emirati Arabi Uniti hanno mediato con successo un nuovo scambio di prigionieri tra la Federazione Russa e la Repubblica di Ucraina, che ha portato al rilascio di 230 prigionieri”, si legge in una nota del ministero degli Esteri di Abu Dhabi.
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