Il caro-scuola alleggerisce le tasche delle famiglie mestrine
Piattaforme online, mercatini dell’usato e perfino supermercati. Sono questi i luoghi, tangibili e virtuali, dove molte famiglie mestrine cercano il risparmio nell’acquisto dei libri scolastici, riuscendo a strappare sconti che, proprio nei supermercati, arrivano al 15%, come riduzione sul prezzo di copertina o come buono acquisto all’interno del punto vendita.
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D’altra parte, la parola d’ordine è risparmiare perché far studiare un figlio non è per nulla economico. Adico ha monitorato i costi dei libri in otto istituti superiori mestrini e in una scuola media. In alcuni casi per una dotazione completa di testi, si possono spendere fino ai 400 euro che aggiunti ai circa 100 euro per gli accessori – zaini, diari, astucci – portano l’esborso a una cifra che tocca i 500 euro.
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L’inflazione, quest’anno, non colpisce in modo pungente le tasche delle famiglie mestrine costrette però a sborsare una decina di euro in più a figlio rispetto allo scorso anno.
Adico stima che almeno un quarto delle famiglie mestrine si stia ingegnando per contenere la spesa sull’acquisto dei libri. E così, se il mercatino dell’usato fuori dalle scuole è ormai uno strumento consolidato e le piattaforme online da diversi anni sono entrate in questo settore, stupisce invece il grande fermento da parte dei super e degli ipermercati che anche a Mestre stanno promuovendo in pompa magna il proprio servizio.
«Molti genitori» conferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico «ci raccontano che hanno comprati i testi in supermercato e crediamo che in tanti sfruttino la scontistica offerta da questi punti vendita per ridurre la spesa».
Il monitoraggio di Adico – che prende in esame i libri da comprare esclusi quelli in adozione dagli anni precedenti – mostra come vari la spesa in modo considerevole a seconda della scuola e della classe. Così, per esempio, un ragazzo che passa alla prima liceo del classico Franchetti, spenderà per la dotazione più di 400 euro. Al quinto anno dello Zuccante bastano invece poco meno di 100 euro. A livello di aumenti rispetto all’anno passato, non si supera il 2%. Così, se l’hanno scorso in media una dotazione completa richiedeva 245 euro, quest’anno ce ne richiederà circa 5 in più.
«Queste oscillazioni impediscono una valutazione precisa su quanto spenderanno in media le famiglie mestrine» sottolinea ancora Garofolini «la cosa certa è che molti genitori dovranno investire una parte consistente dallo stipendio per pagare i testi scolastici. Con un figlio si può arrivare oltre i 500 euro se è necessario prendere anche un vocabolario, come quelli di greco e latino che costano fino a 100 euro».
E ancora: «Se si hanno più figli in età da scuola media o superiori, la spesa lievita mettendo in difficoltà soprattutto le famiglie monoreddito. In tutto ciò, bisogna tenere conto che diversi studenti necessitano dell’abbonamento del bus o del treno, e di risorse quotidiane per il pranzo o per una merenda. Insomma, al di là di testi e accessori vari, sono tante le spese extra connesse alla scuola».
I supporti tecnologici, in questo momento, non corrono in soccorso ai genitori, visto il numero di libri richiesti dalle scuole. «Chi entra in prima superiore deve acquistare, spesso, 12, 15 libri» osserva il presidente di Adico «un numero esorbitante. Alcuni arrivano a costare più di 40 euro, anche se di solito sono quelli utilizzati pure negli anni successivi».
Gli accessori possono essere determinanti per il conto finale. Qui si registra un aumento del 5%, tanto che l’esborso medio per zainetti, diari e astucci sarà in media di 94 euro, contro i 90 del 2023.
«La nostra consueta raccomandazione è di non assecondare troppo i figli nella pretesa di comprare prodotti griffati» conclude Carlo Garofolini. «Per diari e zainetti i prezzi fra un prodotto di marca e uno senza logo possono essere davvero notevoli».