Nuovo bando Ater a distanza di 5 anni a Monfalcone: scatta la corsa alle case popolari
MONFALCONE. A distanza di cinque anni Ater emetterà a ottobre il nuovo bando dedicato a Monfalcone per l’assegnazione dei suoi alloggi disponibili in una città che resta ad alta tensione abitativa.
Si profila quindi una nuova corsa all’accesso alle unità che saranno messe a bando, secondo le regole dettate dalla Regione e dalle quali, di fatto, è stato stralciato, rispetto a cinque anni fa, l’obbligo per gli stranieri extracomunitari di presentare ulteriore documentazione, rispetto a italiani e comunitari, per l’assegnazione di un alloggio popolare.
A stabilirlo è stata lo scorso febbraio la Corte costituzionale con la sentenza con cui si boccia la legge regionale in materia risalente al 2016, ma che è stata censurata nella parte modificata nel 2018 dal centrodestra e nella quale, appunto, si divideva l’iter tra italiani ed extracomunitari.
Nel 2019 il bando emesso da Ater ha raccolto in totale 218 domande, di cui 151 di cittadini italiani (il 70% quindi) e 67 di stranieri (30%). Le istanze ammesse sono state 150, di cui 131 di italiani (87%) e 19 di stranieri regolarmente soggiornanti (12%).
Le domande escluse sono state 68, di cui 20 di italiani (il 30%) e 48 di stranieri (70%). Dei venti alloggi immediatamente disponibili messi a concorso soltanto due sono stati assegnati durante il 2020 a stranieri, come rilevato nel ricorso presentato per conto di 21 extracomunitari non entrati in graduatoria. Resta valido invece il criterio dei cinque anni di residenza nel territorio regionale negli otto anni precedenti.
L’ultimo bando risale appunto a giugno del 2019 ed era relativo alle 20 unità immobiliari presenti in due palazzine del complesso delle Case Spaini in via Valentinis. In base all’ultimo aggiornamento, il dodicesimo, della graduatoria effettuato da Ater, risultano in attesa di un alloggio Ater, con diritto ad accedervi, 92 richiedenti, mentre sono un centinaio le domande escluse (due risultano annullate). «Sì, il bando per Monfalcone dovrebbe essere pubblicato in ottobre, dopo aver provveduto a quelli per i piccoli comuni e poi a quelli dei comuni medi, come Ronchi dei Legionari e Cormons», conferma il presidente di Ater Gorizia Fabio Russiani, a brevissimo in scadenza di mandato («come gli altri presidenti delle Ater regionali»).
Grazie alle risorse regionale e ai fondi Pnrr, Ater a Monfalcone sta realizzando la ristrutturazione integrale, da 2,157 milioni, della palazzina al civico 72 di via Valentinis, sempre nell’ambito delle Case Spaini, dove saranno ricavati 12 appartamenti (ne erano occupati cinque lo scorso anno e gli inquilini sono stati ricollocati). I lavori sono a uno stato di avanzamento del 25%, mentre è pressoché ultimato l’efficientamento energetico da 800 mila euro di due palazzine ai civici 124 e 126 di via Romana.
È a un quinto dei lavori previsti la massiccia riqualificazione (l’investimento è di 1,740 milioni) di due delle palazzine, datate 1951, presenti sulla sommità del colle dello Zochet. In totale a essere coinvolti sono 24 alloggi, suddivisi in modo equo tra i due immobili e pressoché tutti assegnati. «C’è inoltre in corso il recupero di 39 alloggi sfitti», aggiunge il presidente di Ater, che tre anni fa ne contava 128 liberi a Monfalcone.
Comune e Ater un anno fa avevano effettuato sopralluoghi tecnici congiunti in 76 alloggi invece di proprietà comunale sulla base delle segnalazioni degli inquilini. È stata quindi realizzata una mappatura degli interventi di manutenzione per ogni singolo appartamento. L’obiettivo resta del resto quello di rendere utilizzabile tutto il patrimonio esistente, in assenza di progetti per nuovi complessi di edilizia residenziale in città.