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Август
2024

Arianna Meloni, con Lollobrigida è finita, ma il legame politico resta saldo. E “basta con la curiosità morbosa”

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Il rapporto sentimentale s’interrompe, ma l’unione politica va avanti: è la stessa Arianna Meloni a rivelarlo in un colloquio con Il Foglio. E sulla notizia in queste ore si è scatenato immediatamente il tam tam impazzito e le speculazioni a margine su cui la stessa esponente di FdI precisa: «Per ora è così. E visto che sono affari nostri e ci sono tante persone che amiamo in mezzo, la finirei qui con la curiosità morbosa. Grazie».

Arianna Meloni sul “Foglio”: il mio matrimonio con Lollobrigida è finito

Dunque, tra Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida, storia finita. O almeno «per ora è così». Nessuna recriminazione, nessun amaro sfogo: le parole della sorella della premier che riecheggiano dal Foglio sono parole di affetto, di stima e di grande sintonia, sentimenti che non si spengono neanche con la fine dell’unione personale. «Sì è vero – dice – non stiamo più insieme da un po’. Per Lollo mi butterei nel Tevere, come si dice a Roma. Ci vogliamo bene, so quanto vale, conosco di che pasta politica sia fatto: uno in grado di lavorare 500 ore al giorno».

Ma il legame politico resta saldo: «Ci vogliamo bene e so quanto è solido, onesto, preparato»

E ancora. «È una persona solida, onesta e con una grande preparazione. Il nostro progetto politico va avanti, i nostri rapporti personali sono ancora solidi. Poi l’amore è un’altra cosa. L’affetto e la stima rimangono intatti». Inevitabile riferimenti sul fonte nomine, aperto dai giornali di sinistra nei giorni scorsi. Un punto che Arianna Meloni ha chiarito intervenendo nell’immediatezza, e su cui è tornata anche dalle colonne del Foglio: «Nessuno si paragona a un grande statista come Berlusconi. Va bene le accuse di mitomania che traspaiono dal racconto che si fa di me, ma pietà! Ho un senso della misura».

E sulle nomine: «Basta parlare di trame di potere»

E sul “caso Sallusti” ribadisce a stretto giro: «La cosa che ha scritto Sallusti prendeva spunto dal libro e dalle dichiarazioni di Luca Palamara, già membro del Csm, su un metodo che evidentemente esisteva, e non so se esista ancora. Speriamo di no, certo. E poi figuriamoci, provo a dirlo bene: lungi da me attaccare la magistratura. L’attacco semmai è nei confronti di un certo giornalismo che mi tira in ballo di continuo descrivendomi alle prese da due anni con nomine e trame di potere. Questo mi avvilisce. Ovviamente faccio politica a Roma da una vita, conosco davvero tante persone da molto tempo, a destra, che è il mio mondo, come a sinistra», afferma.

Il “vizio” dei riferimenti alla sorella premier: «Un gioco che dura ormai da quasi 2 anni…»

Inevitabile poi, nel commento su strumentalizzazioni e speculazioni costruite ad hoc e indirizzate a suo carico, un riferimento alla sorella premier. «Penso – aggiunge – di saper ascoltare le persone e di essere abbastanza obiettiva ed equilibrata. Mi infastidisco quando qualcuno racconta il mio pensiero e poi lo attribuisce a Giorgia: è un gioco che dura ormai da quasi due anni. Peccato che non sia il Verbo, e che l’ottanta per cento delle dicerie siano favole che si autoalimentano».

Il progetto della scuola di formazione per i dirigenti

Fratelli d’Italia intanto è pronto a lanciare una scuola di formazione per i dirigenti: se ne occuperà Fabio Rampelli, che ha la delega dell’omonimo dipartimento. «Quello che in molti non vogliono capire – sottolinea allora Arianna Meloni – è che al contrario di altre formazioni politiche noi non vogliamo lasciare sguarnito il partito e chiuderci nel palazzo, mossi solo dalle tantissime cose che ci sono da fare al Governo. Siamo radicati, siamo presenti in tutti i Comuni d’Italia, abbiamo una comunità forte e coesa. E, dunque, una responsabilità».

Concludendo: «Lo scorso anno abbiamo celebrato una stagione congressuale. Posso occuparmi di questo invece di passare per traffichina e mitomane. Stiamo imparando a camminare su un ponte Tibetano – chiosa quindi Arianna Meloni – ma ovviamente non sulle acque. Tutti danno il massimo e per primi mia sorella e Lollo: le due persone che conosco meglio di tutti. Attaccati spesso con violenza incredibile. E penso proprio a Lollo, che invece sta facendo un lavoro straordinario».

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