Furti a raffica nelle villette di Falzè, i residenti: «Abbiamo paura»
Furti a Falzè di Trevignano, dove una sequenza di colpi ben orchestrati ha preso di mira diverse abitazioni nei pressi delle scuole, tra via Puccini e via Privata.
I ladri hanno agito in un breve lasso di tempo, mercoledì, poco dopo l’ora di cena. La modalità fa pensare a una banda esperta, capace di penetrare nelle case senza destare sospetto.
A far scattare l’allarme è stato Giovanni Frassineto, residente di una delle villette visitate dai malviventi.
«Probabilmente – racconta – i ladri hanno fatto prima visita alla casa di mio padre. Sono entrati alzando una tapparella mentre lui stava guardando una partita di calcio alla televisione. A un certo punto ha notato dei bagliori provenire dalla stanza accanto, ma ha pensato si trattasse dei suoi nipoti».
I malviventi, pur mettendo a soqquadro la camera da letto, non hanno trovato nulla da rubare e si sono diretti verso l’abitazione di Giovanni.
Quest’ultimo era al mare con le figlie, mentre la moglie, infermiera, si trovava a casa. Dopo aver cenato, è uscita per una passeggiata.
Quasi certamente, i ladri l’hanno osservata, decidendo di agire in quel momento. Con un trapano hanno forato il serramento e tramite un ferro hanno agito sulla maniglia della finestra.
Una volta entrati, hanno rovistato al piano superiore, portando via alcuni monili d’oro.
«Mia moglie si è accorta di quanto accaduto una volta rincasata – racconta ancora Giovanni – Ha trovato la camera sottosopra».
Uno dei sospetti è che i ladri siano riusciti a entrare arrampicandosi su un gazebo presente in giardino. Il residente ha sottolineato come, nonostante tutto, nessuno abbia sentito nulla. Sconvolta dalla scoperta, la moglie di Frassineto è uscita di casa e ha contattato il marito. La vicina, udita la telefonata, si è precipitata per capire cosa fosse successo. Tuttavia, una volta rientrata, ha scoperto di essere stata vittima dei ladri.
In questo caso, i malviventi sono entrati forzando una tapparella ed entrando da una finestra lasciata semiaperta. Il bottino è stato simile: gioielli in oro e una piccola somma di denaro. I residenti, in preda all’ansia, hanno allertato i carabinieri.
«La cosa che ti fa rimanere male – ha aggiunto Giovanni – è che ti senti derubato della tua intimità. Tant’è che mia moglie ha lavato tutto ciò che molto probabilmente hanno toccato i malviventi, come se la pulizia potesse in qualche modo ripulire ciò che hanno violato».
L’amministrazione comunale, dal canto suo, lavora in collaborazione con le forze dell’ordine per prevenire episodi simili.
«Abbiamo organizzato diversi eventi sulla sicurezza ai quali ha partecipato il comando dei carabinieri, proprio per informare e sensibilizzare la popolazione su come proteggersi, prevenire questi atti e cosa fare in casi analoghi» ha dichiarato il sindaco Franco Bonesso.
Il primo cittadino ha anche ricordato che il territorio di Trevignano è dotato di un sistema di videosorveglianza e che entro la fine dell’anno verrà implementato un ulteriore sistema di telecamere, destinato anche alla Ztl per i mezzi pesanti, che potrà contribuire a monitorare il territorio. «Invito tutti a informare con tempestività le forze dell’ordine, fornendo le informazioni necessarie per agevolare le indagini» ha concluso Bonesso.
Le forze dell’ordine esortano la cittadinanza a una maggiore consapevolezza nell’utilizzo dei social, denunciando immediatamente agli enti competenti e non nelle chat paesane. Un ulteriore invito è quello di non entrare in casa nel caso in cui si sospetti la presenza di malviventi all’interno.