Dimessa dall’ospedale, muore per un infarto: il pm apre un’inchiesta

Infarto dopo la dimissione dal San Martino. Ci saranno dei medici del Pronto soccorso indagati per omicidio colposo, dopo la morte di Annamaria Zambelli Sopalù. Tutti quelli, che se ne sono occupati. E la direzione dell’Ulss 1 Dolomiti avvierà un’indagine interna, per capire se i sanitari hanno fatto tutto quello che dovevano fare.

La 64enne di Auronzo si era rivolta al reparto di emergenza di viale Europa prima il 13 e poi il 14 agosto, perché avvertiva un dolore al torace. È stata visitata, in entrambe le occasioni e poi mandata a casa.

È morta il giorno 16 e i funerali sono stati celebrati il giorno dopo, nella chiesa di San Lucano di Villapiccola e la salma era avviata verso la cremazione, quando è stata bloccata dal pubblico ministero Alberto Primavera, che ha disposto l’autopsia.

Il medico legale Antonello Cirnelli ha rilevato un infarto miocardico, con conseguente «rottura cardiaca». la polizia giudiziaria sta acquisendo tutta una serie di documenti, dopo di che la magistratura sarà in grado di fare le iscrizioni necessarie nel registro degli indagati.

Situazione ancora in divenire per un anziano di Cortina. Gianfranco Alberti era stato ricoverato per un intervento chirurgico a causa di alcune anomalie cardiache e sembrava fosse andato tutto bene. Non era un’operazione complicata.

È stato mandato a casa il 19 agosto e, proprio mentre stava entrando nella sua abitazione di Coiana, ha sofferto un malore fatale. Non c’è più stato niente da fare per il 79enne ampezzano.

Nel necrologio, c’è scritto «il funerale si terrà in data da destinarsi» e, anche in questo caso, si provvederà all’esame autoptico, per capire cosa è successo e perché. I medici, che si sono occupati del paziente finiranno a loro volta indagati per omicidio colposo con responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.