Gelato amaro per l'Italia
L’abbiamo inventato noi, ma Berlino e Parigi ci superano per produzione ed esportazione. Terzo posto in Europa per il Bel Paese, che resta però in vetta se si parla di consumi del dolce nato alla corte di Caterina dei Medici, nella seconda metà del sedicesimo secolo. La Germania vince per il secondo anno consecutivo con 612 milioni di litri (dati Eurostat 2023). A seguire c’è la Francia con 568 milioni di litri e poi l’Italia che da 571 milioni di litri passa a 527. La contrazione non riguarda solo Roma. Nei Paesi dell’Ue la produzione è scesa dell’1,4% (3,2 miliardi di litri contro i 3,3 miliardi del 2022). Solo la Spagna ha segnato un’accelerazione (+80 milioni di litri).
È la Francia a vincere invece se si prendono in esame le esportazioni. Un quinto di quelle extra-Ue viene da Oltralpe, con 52 milioni di chili. Al secondo posto i Paesi Bassi (35 milioni) e al terzo la Germania (29 milioni). L’Italia è quarta (28 milioni di chili) coprendo l’11% della produzione per l’export dei paesi dell’Unione. Un incremento del 5% rispetto al 2022, con un giro d’affari di 1,04 miliardi di euro. D’altro lato le importazioni di gelato extra-Ue sono diminuite dell’8% rispetto all’anno precedente. E i costi? Anche qui la Germania è al primo posto, con il gelato con il prezzo più basso (1,8 euro al litro), seguito da quello della Lituania (1,9 euro al litro) e poi quello della Repubblica Ceca (2 euro al litro). L’Italia? Non raggiunge i 7,7 euro per litro del gelato più costoso d’Europa, quello austriaco, ma è a 2,6 euro al litro. La Francia più economica con 2,2 euro al litro. In generale rispetto a un anno fa il gelato in Europa costa 30 centesimi in più al litro, con un prezzo medio nel 2023 di 2,27 euro al litro. Quindi l’Italia è sopra la media.
Restiamo invece primi in classifica se si prendono in esame i consumi. Secondo Coldiretti gli italiani sono i primi in Europa. Se si guarda il mondo intero invece in testa ci sono Stati Uniti e Australia. Ma dipende anche dalle abitudini. In Germania, per esempio, vince il gelato industriale, tanto che le gelaterie artigianali sono passate da 6100 a 4900 in tredici anni. In Italia invece sono oltre 40mila le gelaterie e pasticcerie con gelato artigianale.
Italiani dunque sempre più consumatori (e meno produttori). Se ne mangia di più e la crescita è costante: +6%, 3,7 miliardi di porzioni di gelato confezionato vendute ogni anno, giro d’affari di quasi 2 miliardi di euro per quello industriale e 3 miliardi per quello artigianale, una spesa annua per gli italiani pro capite di circa 43 euro. E secondo AstraRicerche: consumi in aumento del 30% entro il 2025. Ma il caro-gelato è una realtà. I prezzi di una vaschetta da un chilo di gelato in Italia sono aumentati del 30% negli ultimi tre anni.