“L’unica via d’uscita è dentro”: l’autobiografia di Alice, la regina nascosta del pop italiano
Alice, tra le più raffinate voci della canzone italiana, si racconta dall'esordio giovanissima negli anni Settanta all'incontro con Franco Battiato fino alla vittoria del Festival di Sanremo nel 1981 con Per Elisa e al successo internazionale conquistato senza mai rinunciare alla propria idea di musica libera nell'autobiografia L’unica via d' uscita è dentro, con il compagno Francesco Messina.
Il libro uscirà il 3 settembre per Rizzoli Lizard e la cantautrice, pianista e compositrice sabato 7 settembre sarà al Festivaletteratura di Mantova.
«Sono una di campagna. E mi piace ancora esserlo. Il resto è venuto dopo» dice Alice, nome d'arte di Carla Bissi, nata il 26 settembre 1954 a Forlì.
Alla soglia dei settant'anni la regina nascosta del pop italiano ripercorre la sua vita con sincerità, dal trauma che durante l'infanzia le fece perdere la voce al ritorno al canto, dai primi palcoscenici al rapporto con Battiato insieme al quale ha realizzato alcuni dei più grandi successi discografici degli anni Ottanta, come I treni per Tozeur e Per Elisa.
Con questo brano ha conquistato le vette del mercato europeo e ricevuto la richiesta di incidere per la più grande casa discografica americana, dalla quale però Alice ha deciso coraggiosamente di sottrarsi per seguire un'idea di musica più libera e personale.
Nella sua ricerca musicale, tanto aperta al pop quanto alla musica classica e all'elettronica, non sono mancati memorabili sodalizi: oltre ai duetti con Battiato, di cui è stata anche una delle interpreti più sensibili, alle collaborazioni con Francesco Messina, Juri Camisasca e altri.