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Август
2024

Altro che squalo, Cameron si divora Spielberg: “Con quel film ha denigrato la specie e danneggiato la causa ambientalista”

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Squali e mondi sommersi: una passione che ripaga al box office ma che oggi, riletta in chiave ambientalista, diventa anche un’occasione per mettere a confronto due mostri sacri del cinema hollywoodiano come James Cameron che, di recente, ha attaccato Steven Spielberg e il suo celeberrimo titolo di mezzo secolo fa. «Ha denigrato gli squali», ha tuonato in un’intervista al Guardian il regista di Titanic. Arrivando addirittura a profilare presunte responsabilità dell’illustre collega nella causa intestata alla difesa dei grandi predatori marini. Ma andiamo con ordine.

James Cameron attacca Spielberg per “Lo Squalo”: «Ha denigrato i predatori del mare»

James Cameron ha raccontato sul grande schermo mostri del futuro (Terminator), creatura fantascientifiche (Avatar) e fantasmi del passato (Titanic). Kolossal dalla grande maestria tecnica, dalla ricostruzione magniloquente e con incassi da record. Eppure, se tutti conoscono le sue doti registiche, che tra virtuosismi digitali e mastodontici allestimenti scenografici, hanno raccontato l’epica di storie e mondi lontani, in pochi sanno che la dimensione naturale del regista è il mare con la sua flora e la sua fauna. Tanto che il cineasta si è già recato più volte sul relitto del Titanic, affondato nel 1912, con un sommergibile. Così come è stato anche nel punto più profondo della Terra.

La “doppia vita” di Cameron tra set e profondità marine

Da anni, infatti, Cameron conduce una doppia vita in cui alterna il set a perlustrazioni nelle profondità marine in cui si tuffa da abile sommozzatore in cerca di segreti e misteri della natura e in difesa di un mondo messo in pericolo non da mutanti, cloni o iceberg, ma dalla mano dell’uomo. Ebbene è proprio in questo contesto e da convinto sostenitore della protezione degli oceani e dei loro abitanti. Ebbene, dall’alto di esperienza e passione – e forse per via di un pizzico di rivalità tra grandi che non guasta, ma fa discutere – proprio l’esperienza di Cameron nelle profondità marine è probabilmente il motivo per cui il regista ha preso di mira uno dei film pià gettonati e amati del suo collega Steven Spielberg, Lo squalo, girato nel 1975.

La querelle tra i due registi su un film di 50 anni fa

Proprio così: il regista a quasi 50 anni dall’uscita del film che, come noto, racconta di un predatore dei mari che divora uomini in acqua e attacca finanche i bagnanti su una spiaggia di Long Island,  punta l’indice contro quel titolo e il messaggio che ha rivelato al mondo mezzo secolo fa. E tuona: «Steven ha danneggiato la causa degli squali». Un vecchio titolo al servizio di una causa – e di una polemica – più attuale che mai che investe il tema dell’estinzione delle specie, della protezione dell’ambiente (anche nell’ottica del politicamente corretto) e della caccia all’untore umano di turno (o giù di lì) nell’era dell’inclusività a 360 gradi…

Cameron all’attacco di Spielberg per “Lo squalo” tra etica cinematografica e polemica ambientalista

Così, alla domanda del quotidiano britannico The Guardian se all’epoca Spielberg avesse ritratto gli squali in modo ingiusto nel suo film, Cameron ha risposto bruscamente: «Steven ha fatto regredire la causa degli squali. In quanto cosiddetti predatori apicali, gli animali sono una parte importante della catena alimentare e questo viene riconosciuto poco dal pubblico. Gli squali hanno una cattiva reputazione», ha continuato Cameron.

Nel mezzo, la causa del declino della popolazione degli squali

«Eppure gli squali esistono da circa 300 milioni di anni», ha proseguito Cameron. «Sono stati una delle prime forme di vita vertebrate superiori a comparire sul pianeta. E sono incredibilmente adattati al loro ambiente. Non ci sono animali buoni e cattivi, ma solo una consapevolezza: gli oceani sono spietati». Certo, va detto che oggi anche Spielberg ha maturato una visione diversa del film del 1975. E in un’intervista rilasciata alla Bbc circa un anno e mezzo fa, Spielberg aveva dichiarato: «Mi rammarico ancora del declino della popolazione degli squali come risultato del libro e del film. Me ne rammarico davvero». Ma da qui ad accusarlo di responsabilità apocalittiche ce ne passa. Anche se il sospetto arriva da un collega autore di kolossal fantasy e plot dai risvolti catastrofistici…

Sotto, iltrailer italiano del film da Youtube

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