Arianna, tutto il centrodestra insorge. Gasparri: “C’è un’aggressione mediatica nei confronti della famiglia Meloni”
Tutti con Arianna Meloni. Tutto il centrodestra fa quadrato intorno al caso della sorella della premier, responsabile della segreteria politica e del tesseramento di Fratelli d’Italia. Dagli studi dell’Aria che tira Su La7, è Maurizio Gasparri a lanciare vibranti strali polemici contro la sinistra. Che non sa altro che definire “paranoiche” le sorelle Meloni ( Renzi) e “complottiste”, come straparla Angelo Bonelli di Avs. Il senatore di Forza Italia fa una denuncia chiara: c’è “una ossessione mediatica da parte di certi giornali nei confronti della Meloni, della sua famiglia, della madre o addirittura del padre, senza che ci fosse nulla di penalmente rilevante”. “L’esposizione – sottolinea il senatore forzista – è qualcosa a cui ci dobbiamo rassegnare. Ma l’aggressione è qualcosa che va denunciato”.
Gasparri: “All’esposizione ci dobbiamo rassegnare, ma non all’aggressione”
Per decenni Silvio Berlusconi “è stato la vittima principale dell’uso politico della giustizia”, è la premessa di Gasparri. L’imminente “assalto giudiziario” con il centrosinistra che starebbe spingendo sui pm per indagare la sorella del presidente del Consiglio per “traffico di influenze”, dice Gasparri, ha un obbiettivo unico: quello non tanto di colpire Arianna, quanto di mettere in difficoltà politica la premier. Nel caso di Berlusconi, ricorda Gasparri, “si arrivò all’ignobile espulsione dall’aula del Senato”. In questo caso, prosegue, “Sallusti ha raccontato con Palamara le degenerazioni della giustizia. E se lancia l’allarme qualche notizia di deve essere. Il reato di traffico di influenze è stato introdotto da pochi anni, è già stato oggetto di molte riflessioni ed è attribuibile a chiunque esprima un parere o dia una indicazione”. (Video in calce all’articolo).
Lupi: “Speriamo che ‘il Giornale’ si sbagli”
Alla sinistra preme solo fare cagnara: “Fratelli d’Italia e famiglia Meloni vivono di complotti, non sanno governare l’Italia”, sa solo strillare Angelo Bonelli di Avs. Un semplicismo contro il quale non solo FdI ma tutto il centrodestra replica duramente. Maurizio Lupi di “Noi Moderati” formula un auspicio per il bene delle regole democratiche: “Speriamo che ‘Il Giornale’ si sbagli. Perché se davvero, come ha paventato il direttore Alessandro Sallusti, arrivasse un avviso di garanzia ad Arianna Meloni sarebbe molto grave: un chiarissimo attacco alla democrazia. Arianna Meloni è il capo della segreteria politica di Fratelli d’Itali. E ha un ruolo politico che le impone anche di vagliare i nomi di cui si discute per le nomine. Lo fanno tutti i dirigenti di partito di tutti i partiti – anche quelli di Renzi e Conte – quando i cittadini gli danno la responsabilità di farlo. E sarebbe ipocrita negarlo, a meno di non essere in malafede. A lei va il pieno sostegno di Noi Moderati”.
FdI: “Se Renzi vuole entrare nel Pd, lo chieda rispettando l’avversario”
Da FdI, intanto, continuano ad arrivare attestati di solidarietà e: “Non arretriamo di un millimetro, non abbiamo paura dei poteri forti”, ha dichiarato Tommaso Foti. Gli attacchi contro Arianna Meloni giunti da esponenti della sinistra che oggi replicano dando delle “paranoiche” alle sorelle Meloni sono stigmatizzate da tutto il partito. Matteo Renzi è il bersaglio numero uno. “È ormai chiaro ed evidente a tutti che Italia viva, agonizzante dopo le ultime elezioni europee dove con il suo leader (nuovamente bocciato dagli elettori) ha fallito il superamento della soglia di sbarramento, voglia accreditarsi presso il Pd: attraverso un percorso di riabilitazione politica con l’unico obiettivo di sopravvivere. Lo dimostra l’iper-attivismo di Renzi e dei suoi parlamentari: devono dimostrare al Pd, da un lato, di essere ‘contro’; e, dall’altro, di accettare supinamente tutto quello che finora non era accettabile. Però se Renzi ci ha abituati all’incoerenza – continua – francamente rimaniamo basiti dagli atteggiamenti e dalle parole dei senatori e delle senatrici di Italia viva. Che si abbandonano in esternazioni che nulla hanno a che vedere con il confronto politico serio e costruttivo”. “Insomma, vogliono entrare nel Pd? Lo facciano e chiedano a Schlein se sono ben accetti. Ma almeno ci risparmino dichiarazioni che non si addicono a chi vorrebbe presentarsi come moderato, garantista, negazionista del radicalismo ideologico; rispettoso dell’avversario politico, delle sue idee e della volontà popolare espressa in libere elezioni”: Le parole del senatore Ignazio Zullo di FdI.
FdI: “Che tristezza voler abbattere Giorgia Mloni indirettamente”
“La magistratura non si faccia strumento politico. Sono alquanto preoccupato dai toni utilizzati dalla sinistra, che invoca un intervento della magistratura sulla base di teorie fantasiose: con il solo scopo di attaccare il Governo”. Così, in una nota, il consigliere regionale Giulio Zelli, presidente della commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio. “Triste abbattere Giorgia Meloni indirettamente”, aggiunge il vice capogruppo alla Camera Alfredo Antoniozzi. “E un esercizio veramente pessimo e mediocre cosi come confondere la politica con altro. Purtroppo ci rendiamo conto che, guardando alla vicenda Toti, il principio della presunzione di innocenza non esiste più. Prevale in alcuni settori politici l’idea che l’abbattimento del nemico, e non dell’avversario, giustifichi tutto”.
FdI: “Necessaria lucidità e nn farsi travolgere dalla strategia delle disinformazione”
Marco Silvestroni, senatore e presidente della Federazione provinciale di Fdi di Roma, Massimo Ruspandini, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, il deputato Enzo Amich inistono su ubn punto: le ricostruzioni contro Arianna Meloni che hanno preceduto la denuncia di Sallusti sul Giornale “sono un tentativo di distrarre l’opinione pubblica. Facendo leva su questioni inventate e amplificate, con l’obiettivo di indebolire i leader del partito. Per cui è fondamentale mantenere la lucidità e non farsi travolgere da questa strategia di disinformazione”.
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