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Август
2024

WTA Cincinnati, Sabalenka: “Ho avuto paura di infortunarmi di nuovo, non era mai successo”

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Dritta verso il titolo. Aryna Sabalenka ha dominato la semifinale del Cincinnati Open contro la numero 1 al mondo Iga Swiatek, vittoriosa in 8 degli 11 precedenti tra cui gli ultimi tre confronti. Un magistrale doppio 6-3 ed è finale per la bielorussa, che ci arriva senza aver lasciato per strada un set e non essendosi mai fatta portare neanche al tie-break dalle sue avversarie. Dominante insomma. Ultima sfida, valevole per il titolo, contro la tennista di casa Jessica Pegula, campionessa a Toronto e ancora imbattuta nel mese di agosto (9 successi filati per l’americana). Prima della finale, però, andiamo a osservare le parole di Sabalenka – arrivata dai giornalisti con il fiatone a causa dell’impegnativa rampa di scale – in conferenza stampa dopo la vittoria contro Swiatek.

D: Cosa pensi sia andato diversamente questa settimana a Cincinnati rispetto alle scorse a Toronto e Washington?

Sabalenka: È stato un periodo molto impegnativo per me. Per la prima volta ho fatto esperienza della paura di infortunarmi di nuovo. Per quello non mi sentivo al meglio negli scorsi due tornei. Cercavo di proteggere la mia spalla più che potevo non forzando il braccio al massimo. Così facendo combattevo sia con il mio braccio che con la mia testa. È stata un’esperienza interessante. Più giocavo match, però, più mi sentivo meglio e non avevo l’impressione di potermi infortunare ancora”.

“Questo è il motivo per il quale mi avete vista così nervosa: mi stava capitando una cosa che mai mi era successa. Sono molto contenta di essere riuscita a separare il mio tennis dall’infortunio. Ho fatto molta riabilitazione, tanti trattamenti ed esercizi. Il mio team era fiducioso che niente di brutto potesse capitare. Per quello abbiamo cercato di lavorare comunque attraversando la mia paura. Solo in questo modo sono riuscita a oltrepassare l’infortunio e quindi dimenticarmelo”.

D: Pensi che queste condizioni di gioco si sposino bene con i tuoi colpi a rimbalzo aggressivi e il tuo gran servizio?

Sabalenka: “Se si è capaci di adattarsi alla superficie e di vincere i primi match, che sono molto duri, poi certamente il mio servizio trae benefici e capisci anche come rispondere sempre meglio. La parte difficile è proprio quella iniziale quindi, ossia l’adattarsi riuscendo a uscire vincitrice dai primi incontri. Più passano i giorni, più match gioco, più sento di star costruendo sempre meglio il mio tennis su questi campi”.

D: Hai detto che la tua prestazione è stata brillante. Cosa l’ha resa così positiva?

Sabalenka: “Penso di non essere stata frettolosa. Mi sono fidata di me stessa senza cercare di sferrare colpi esagerati e fuori dalla mia portata. Sono rimasta semplicemente lì provando a metterle costantemente pressione rimanendo sempre concentrata soprattutto nei miei turni di servizio. Da qui ho guadagnato molta fiducia perché, se riesci a tenere i tuoi giochi in battuta, la pressione sull’avversaria aumenta”.

In seguito, Sabalenka si è concessa anche ai microfoni di Tennis Channel dove, tra un sorriso e l’altro, ha risposto alle domande di Prakash Amritraj. Non ho pensieri, penso solo al tennis e alla prossima palla che arriva risponde la numero 3 WTA a una domanda che le esponeva il suo incredibile 24/30 in risposta alla seconda di Swiatek. “Colpisco e basta cercando di prendere le scelte migliori. Non c’è nient’altro nella mia testa, sono completamente concentrata sull’incontro. Mi piacerebbe riuscire a farlo tutti i giorni (ride, ndr)”.

“Ognuna è qua per portarsi a casa il titolo e la vittoria in finale regala bellissime emozioni e straordinari momenti” – le parole di Aryna su una interessante questione, ossia se dia più fiducia sconfiggere le più grandi rivali o portare a casa il titolo. “In ogni caso è comunque una risposta difficile. Non si può scegliere entrambi (ride, ndr)?”