Ferragosto, a Padova pochi turisti negli hotel: c’è chi decide di chiudere per ferie
Hotel del centro con poche stanze occupate e agriturismi presi d’assalto, ma senza esagerare. Perché se al pranzo all’aperto o al pomeriggio in piscina non si rinuncia, quest’anno si comprime la spesa a tavola e sul totale delle notti fuori casa. Un’istantanea del ponte di Ferragosto mostra un turismo che ha penalizzato l’Urbs picta a favore di Terme e Colli euganei.
Il calo delle presenze negli hotel del centro storico
«Dopo un luglio faticosamente in linea con il precedente, agosto registra un crollo degli arrivi verticale», nota Monica Soranzo, presidente Federalberghi in città e provincia, «In maniera del tutto inedita molte strutture hanno approfittato per chiudere un paio di settimane». Il caldo, secondo le associazioni di categoria, è la principale causa della poca attrattiva nel contesto urbano. «L’affluenza è bassa e le prenotazioni, ormai last-minute, hanno dato risultati esigui rispetto al 2023», rileva Soranzo, «L’aspetto economico è in regressione, il primo lusso che salta sono le vacanze nelle città d’arte». I costi di mantenimento degli hotel non permettono però di abbassare i prezzi delle camere per risultare più competitivi sul mercato. Secondo l’Osservatorio federato turistico regionale, per la filiera turistico-ricettiva del centro storico settembre è in ripresa.
Performance degli agriturismi nel mese di agosto
«Per il ponte il tasso di occupazione è stato dell’85%, in linea con l’anno passato», ricorda il direttore Federalberghi regionale, Marco Gottardo. Gli italiani compongono la maggioranza delle presenze (65-70%), a seguire ci sono Germania, Austria, Svizzera e Francia. L’offerta ricettiva di quest’area risponde a una domanda crescente di salute e relax, benessere e rigenerazione, con strutture dotate complessivamente di 200 piscine, reparti di cura e spa. «Nel territorio ci sono hotel 3, 4 e 5 stelle, per ogni tipo di fascia ed esigenza», evidenzia Walter Poli (Federalberghi Abano e Montegrotto), «In questi giorni il prezzo medio per notte per ogni camera venduta è stato di 139 euro».
Agriturismi: preferenza per ristorazione rispetto all’alloggio
Cambia ulteriormente lo scenario negli agriturismi, in agosto ricercatissimi a pranzo e cena, con punte raggiunte nei week-end centrali di agosto. «Accogliamo più clienti della scorsa estate ma il potere d’acquisto è dimezzato: invece di una bottiglia di vino serviamo calici, al posto di pasti completi, solo alcuni piatti sul menù, e rigorosamente divisi tra i commensali», racconta Emanuele Calaon, presidente provinciale di Terranostra, la branca Coldiretti dedicata al mondo degli agriturismi. Ne gestisce in proprio uno a Vò Euganeo, con 5 camere. «Funziona più il ristorante che l’alloggio ma nel complesso non ci possiamo assolutamente lamentare», dice. Chi pernotta, visita in giornata Padova, Venezia, i Colli; non si ferma più una settimana ma solo un paio di giorni, e per godere dell’enogastronomia locale spende tra i 25 e i 40 euro a seconda dell’azienda agricola selezionata. «La difficoltà a spendere è trasversale», ribadisce Calaon.
Calano le spese negli agriturismi: un'analisi
Percezione confermata da Andrea Cortellazzo, titolare di Come in Corte Aurora a Teolo. «Dopo un giugno superiore del precedente del 30-40%, nelle ultime tre settimane la spesa media è calata», e aggiunge: «Tra gli ospiti stranieri sono letteralmente spariti gli inglesi».