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Август
2024

Marghera: slittano i lavori per la nuova Questura 

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I soldi ci sono tutti, anzi ne sono arrivati pure in più, eppure in via Ulloa le ruspe ancora non si vedono. Avrebbero dovuto fare capolino tra la primavera e l’estate, con ogni probabilità arriveranno tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo; prima è attesa la firma del ministero dell’Interno, una deroga essenziale per non rendere la nuova questura un possibile nodo di problemi, più che una soluzione.

Nel progetto, infatti, mancava la mensa: non una dimenticanza ma il semplice adeguamento alle normative nazionali, che prevedono un solo refettorio della polizia di Stato per provincia; peccato che quello esistente, oggi, sia a Santa Chiara, in centro storico, e costringere gli agenti che avranno base a Marghera a fare su e giù nella loro ora dedicata alla pausa pranzo non sarebbe stato solo poco pratico, ma avrebbe anche comportato un discreto aumento del traffico in quel collo di bottiglia che è il ponte della Libertà e l’imbocco di piazzale Roma. Un problema che, in senso inverso, si sarebbe verificato anche depennando la mensa del centro storico a favore di quella in costruzione.

La provincia di Venezia, insomma, sarà un caso pressoché unico in Italia: vista la conformazione particolare del territorio la deroga alla norma nazionale è già stata confermata, il foglio con la firma però non è ancora arrivato, e inevitabilmente questo ha comportato un leggero ritardo nell’inizio dei lavori, che dovrebbero consegnare la struttura nel 2026, almeno stando ai piani iniziali.

L’obiettivo ora è quello di limitare lo slittamento al minimo, magari passando dalla primavera all’inverno immediatamente successivo - sia quando si parla di inizio che di fine cantiere. «Il progetto è stato modificato in fretta, e senza che il cambiamento comportasse un aumento dei costi», assicura il segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia, Giorgio Pavan, che ha seguito da vicino la questione, «Di fatto è bastato semplificare il piano, togliendo un previsto avamposto di sicurezza che era stato immaginato tra i cancelli e i posti di guardia, di fatto una postazione ridondante. Per il resto siamo fiduciosi che tutto si muova in fretta: abbiamo già avuto rassicurazioni in questo senso e la nuova questura è una necessità insindacabile».

Ministero dell’Interno e Città metropolitana di Venezia avevano sottoscritto a luglio del 2023 l’atto aggiuntivo per ulteriori otto milioni di euro che, aggiunti ai 40 stanziati due anni prima, coprivano totalmente la spesa per il cantiere nell’area della ex scuola Monteverdi. Il secondo finanziamento si era reso indispensabile a causa dell’eccezionale aumento dei prezzi dei materiali da costruzione e per far fronte ai maggiori fabbisogni scaturiti dall’aggiornamento infrannuale dei prezziari regionali.

La nuova struttura sarà predisposta su cinque livelli, in cui si svilupperanno diverse funzioni di polizia e prefettura per una superficie coperta di circa 19 mila metri quadrati, 73 posti per gli alloggi degli agenti e 160 posti auto. Gli obiettivi del progetto sono quelli di fornire una moderna struttura per garantire quei servizi di pubblica sicurezza adeguati al territorio comunale e metropolitano attraversi spazi ampi e caratterizzati da sistemi con tecnologia avanzata, ma anche nel rispetto dell’ambiente e territorio in cui è inserito. Il progetto è in carico al gruppo Mario Cucinella Architects, Icis, Manens, Gae. I lavori, una volta avviati, avranno una durata di 24 mesi.