ru24.pro
World News
Август
2024

Capitan Eugenio Rota: «Siamo più rodati. Alla Ueb abbiamo talento, ora sotto con il lavoro»

0

Primi giorni di allenamento in cascina, tanta legna ancora da fare. La catasta che, ad ogni modo, va accumulandosi, una sessione per volta. Fra il bosco Romagno e il parquet della “Martiri della Libertà”, la Gesteco ha da poco chiuso la sua settimana d’esordio in questa pre-season. Nell’attesa della partenza verso il ritiro di Sutrio e Paluzza, il 23 agosto, è capitan Eugenio Rota a fare il punto sull’andamento dei lavori in vista del prossimo campionato di A2.

Come stanno andando questi primi giorni di allenamenti?

«Bene, stiamo andando forte. Penso che ormai la maturità del nostro preparatore atletico (Alessandro Petronio, ndr) sia tale da permettergli di gestirci perfettamente. Il fatto di aver iniziato a lavorare un po’ prima, secondo me, è anche un modo per fare le cose con calma, per bene. Quindi avanti così».

Personalmente come sta affrontando questo approccio alla nuova stagione?

«Come sempre, cercando di trasmettere tutto quello che c’è da sapere sull’ambiente ai nuovi. Ma alla fine, i nuovi quest’anno sono pochi: siamo praticamente tutti già rodati. Siamo tutti concentrati, sappiamo cosa vogliamo fare e cosa occorre per farlo».

Ecco, i nuovi: Ferrari, per esempio, come lo vede?

«È un ragazzo dal talento indiscusso. Insieme a Leo (Marangon, ndr), è forse uno dei ragazzi più promettenti del panorama italiano, a livello giovanile. E la cosa si vede. È un ragazzo volenteroso, che capisce subito: è sveglio. Poi starà a noi cercare di guidarlo allenamento dopo allenamento e fargli capire al più presto alcune cose, certe dinamiche che sicuramente non può ancora avere in sé, vista la giovane età».

Ha avuto modo di scambiare qualche parola con Marks?

«Derrick è appena arrivato, ma ovviamente si vede già che sa il fatto suo. È da tanto tempo in Italia, l’abbiamo affrontato molte volte, conosce a memoria il campionato. Ne parlano tutti benissimo e, per quel poco che ho visto dal suo arrivo, posso dar loro ragione: ragazzo solare, disponibile, aperto. Si vede che è un vero professionista, un vincente».

Sulla carta, questa è la Gesteco più forte di sempre?

«Non lo so, sarà il campo a dirlo. Bisogna vedere come andremo a incastrarci. Sicuramente abbiamo molto talento e siamo più rodati, questo sì. Ci conosciamo quasi tutti, e meglio, rispetto allo scorso anno. Abbiamo anche trovato il nostro equilibrio, a forza di giocare insieme, come visto proprio nel finale dell’ultimo campionato. Diciamo che abbiamo qualche carta in più rispetto agli anni passati, ma è altrettanto vero che il campionato che ci attende è di livello molto, molto alto. Per quanto noi siamo migliorati, anche la A2 è migliorata: quest’anno sarà per noi un’altra grande sfida».

Essere capitano, anche per quest’anno, per lei cosa significa?

«Da quando il presidente mi ha chiesto di ricoprire questo ruolo, per me la visione non è cambiata. Personalmente la vivo come una grande responsabilità ma anche come una gran bella gioia, un grandissimo orgoglio. È davvero una bella spinta, un ulteriore stimolo a far bene, a difendere ogni giorno questi colori».

Detto ciò, a che livello si attesta la sua voglia di tornare in campo?

«Non vedo l’ora di cominciare. Non vedo l’ora di rivedere i tifosi della “marea gialla” sugli spalti. Aspettiamo le prima amichevoli, poi, finalmente, si ripartirà».