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Август
2024

Più servizi sanitari, la protesta arriva alla Mostra del Cinema

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Mentre al Palazzo del Cinema il prossimo 28 agosto si darà il via alla Mostra del cinema tra lustrini e red carpet, a Santa Maria Elisabetta comitati cittadini e associazioni scenderanno in strada per chiedere più servizi sanitari al Lido.

«Sarà una grande manifestazione, a cui hanno già aderito diversi partiti oltre che gruppi e altre realtà attive a Venezia» anticipa Salvatore Lihard, del Movimento per la difesa della sanità pubblica, che ha organizzato l’appuntamento. Al centro del corteo che attraverserà il Gran Viale, la sicurezza sanitaria sull’ isola, un tema uscito alla ribalta dopo la morte di Mattia Coada, di 8 anni, e di Elettra Friselle, di due, soffocata lo scorso giugno. Oggi come allora, al Lido i cittadini e i comitati che cercano di dare loro voce, lamentano l’inadeguatezza del Punto di primo intervento, che spesso non dà risposte soddisfacenti agli utenti, costretti ad andare al pronto soccorso dell’ospedale Civile.

«E qui si inserisce il discorso del trasporto sanitario» prosegue Lihard, «le ambulanze non bastano così come il medico a bordo, il rischio è che se ci fossero due emergenze nello stesso momento, qualcuno rischia di non ricevere un adeguato trattamento. E poi c’è il tema del trasporto notturno: non è possibile che chi viene dimesso dal Pronto soccorso del Civile debba trovare da solo una soluzione per tornare a casa al Lido» aggiunge.

Tra le istanze portate avanti dal Movimento, così come dal gruppo dei genitori per la sicurezza sanitaria del Lido, il futuro del Monoblocco dove, a oggi, hanno sede i servizi dell’Usl 3. «Il Monoblocco non si tocca» dice perentoriamente Lihard, «nonostante sia chiaro che probabilmente l’obiettivo è quello di spostare i servizi nell’ex ginecologia» continua, dando voce a un timore ampiamente diffuso tra i residenti dell’isola, nonostante il direttore generale dell’Usl 3, Edgardo Contato, abbia detto a più riprese che il Monoblocco non verrà toccato finché non ci sarà una struttura altrettanto adeguata per ospitare i servizi sociosanitari.

Infine, al corteo del 28 si parlerà anche della casa di comunità, modello di sanità 4.0 che mira a una presa in carico globale dei cittadini, con apertura h24. «La scelta del dg e della Regione è stata quella di non destinare neanche un euro del Pnrr alla casa di comunità del Lido», infatti, il finanziamento della struttura sarà a capo dell’Usl ed è già ufficiale che la struttura vedrà il via a prescindere da dove arrivino i fondi per metterla in piedi. «Ma non basta, bisogna chiedersi anche come funzionerà, con che personale» prosegue Lihard, «la casa della comunità non può seguire il principio secondo cui scambiando l’ordine delle insegne i servizi non cambiano, così non ha senso» conclude.