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Август
2024

Arianna Meloni nel mirino dei giudici? Giorgia: “Verosimile, soliti metodi…”. FdI fa quadrato

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La prima pagina del Giornale irrompe come uragano nella tranquilla domenica politica d’agosto: “Vogliono indagare Arianna Meloni”, è il titolo choc dell’editoriale a firma del direttore Alessandro Sallusti. Senza mezzi termini, il quotidiano milanese paventa l’azione di un “asse giornali-sinistra-Procure” che “mette nel mirino la sorella” del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Sallusti: “Mandanti ed esecutori cominciano ad avere nomi e volti”

Nell’editoriale, Sallusti evoca l’inquietante “metodo Palamara“, (metodo che conosce in ogni sfaccettatura, avendo anche curato il libro intervista all’ex magistrato). Il direttore del Giornale parla di una “attenzione oggettivamente sproporzionata” che media e politica rivolgerebbero alla responsabile della Segreteria politica e del Tesseramento FdI e tratteggia appunto l’ipotesi “che ci sia in corso una manovra occulta”. “L’ipotesi di reato di cui, non è mistero, si sussurra in speranzosa attesa in questi giorni nelle stanze giornalistiche e giudiziarie dell’ex Sistema Palamara: traffico di influenza, un reato che ben si presta ad accuse in mancanza di meglio o di prove, stante la sua aleatorietà”, osserva ancora Sallusti.

Il direttore del quotidiano milanese fa riferimento alle polemiche che in questi giorni sono state sollevate in proposito da alcuni esponenti renziani. “In questa brutta storia due cose sono certe. La prima è che Arianna Meloni non ha alcun potere decisionale su nessuna nomina; la seconda è che Giorgia Meloni non è tipo da farsi intimidire dalle minacce, neppure se coinvolgono una delle persone a lei più care al mondo. Il tentativo di cucire addosso ad Arianna Meloni un ruolo che non ha per mettere in difficoltà la sorella e l’intero governo è ormai palese, mandanti ed esecutori cominciano ad avere nomi e volti”.

Giorgia Meloni, in serata, commenta: “Purtroppo reputo molto verosimile quanto scritto oggi da Alessandro Sallusti su il Giornale. D’altronde è uno schema visto e rivisto soprattutto contro Silvio Berlusconi: un sistema di potere che usa ogni metodo e ogni sotterfugio pur di sconfiggere un nemico politico che vince nelle urne la competizione democratica. Hanno setacciato la vita mia e di ogni persona a me vicina senza trovare nulla per attaccarci. Se fosse vero che ora sono passati alla macchina del fango e alla costruzione a tavolino di teoremi per sperare in qualche inchiesta fantasiosa contro le persone a me più vicine, a partire da mia sorella Arianna, sarebbe gravissimo”, aggiunge. “Ma in fondo sarebbe anche un buon segno, perché queste mosse squallide e disperate da parte della peggiore politica significherebbero solo che stiamo smontando il sistema di interessi che tiene in ostaggio l’Italia da troppi anni. Quindi, avanti a testa alta, con ancora maggiore determinazione”, ha aggiunto la premier.

Una posizione su cui Fratelli d’Italia fa quadrato, a cominciare dei capigruppo di Camera, Senato ed Europarlamento.  “Un combinato disposto vergognoso, e non piu’ ulteriormente tollerabile, utilizzato per attirare le attenzioni della magistratura su Arianna, con l’evidente fine di colpire, sulla base di fatti totalmente inventati, un governo legittimamente eletto dai cittadini”, attacca Tommaso Foti. Il presidente dei deputati di FdI esprime “solidarietà piena, dunque, ad Arianna Meloni e un messaggio ai mestatori professionali: Non passerete'”.

Delmastro: contro Arianna Meloni uno scenario “raccapricciante”

Posizione ribadita da Lucio Malan, che palesa uno scenario “inquietante ma purtroppo coerente e simile a campagne viste nel passato”. Ma il presidente dei senatori di FdI avverte i manovratori nell’ombra: “Se la campagna ha il fine di sovvertire il risultato elettorale espresso dal popolo sovrano, sappiano che sapremo difendere la lettera e la sostanza della Costituzione, che troppo spesso essi citano solo in modo strumentale”.  Mentre sui social il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza, sono arrivati “a inventare di sana pianta un suo ruolo decisivo di Arianna Meloni nell’orientare le scelte del governo sulle nomine della Rai e di altre società partecipate. Una narrazione inventata dai giornali di sinistra – sottolinea – ripresa da un’opposizione disperata nella speranza magari che qualche solerte magistrato si appassioni alla trama e faccia il resto. Uno schema fallito in precedenza, ricorda bene Sallusti, con la premiata ditta Fanpage-Formigli e che ora troverebbe nuova linfa e un nuovo, enorme, bersaglio. A pensar male si fa peccato ma spesso?”, conclude Fidanza.

Uno scenario definito “raccapricciante” dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro: “Nulla di nuovo sotto il sole – sottolinea l’esponente di FdI – la sinistra cerca sempre di scatenare scorciatoie giudiziarie che ribaltino l’esito infelice delle urne ed i ogni caso è nata con l’imprinting della calunnia, della diffamazione, delle illazioni”. “Siamo convinti – prosegue Delmastro – che l’ormai evidente tentativo di alimentare una bufera ‘mediatica’ e magari anche giudiziaria andrà a vuoto. In ogni caso gli italiani sappiano che questi atteggiamenti possono disgustare, ma non intimorire: proseguiremo a servire la Nazione con amore, lasciando rabbia, livore, odio e illazioni al campo della sinistra”.

Mentre la senatrice di FdI, Cinzia Pellegrino osserva che “l’ipotesi di indagare Arianna Meloni per traffico di influenze è l’ultimo delirio di una sinistra che naviga senza rotta nel mare magnum della sua inconsistenza. Lo sport che ha preso piede da tempo, quello di accerchiare la famiglia della premier con accuse diffamanti e basate sul nulla”. “Se le opposizioni non chiariranno la causa dei loro attacchi così ossessivi contro Arianna – commenta il deputato di FdI Giandonato La Salandra – significherà che quanto riportato oggi da Sallusti è tristemente credibile: d’altronde che il ‘sistema’ raccontato da Palamara sia ben collaudato è un dato di fatto”.

 

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