Ragazze scomparse, Katiusha scrive alla mamma: «Sto bene». Di Naissa non si sa nulla
Katiusha Campanella sta bene. Si chiude il caso della ventunenne di Casale rintracciata dai carabinieri nell’hinterland milanese.
Al momento non è tornata a casa, ma ha fatto sapere ai genitori di stare bene e dove si trova. Ma per un caso archiviato positivamente, ne resta invece ancora aperto un altro.
Non ci sono infatti ancora tracce di Naissa Torresan, la quindicenne trevigiana che si è allontanata da casa dopo un litigio con la madre. Le ricerche sono estese alla comunità rom e sinti di cui la famiglia fa parte.
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Katiusha è nel Milanese
Per quanto riguarda Katiusha i carabinieri avevano da subito individuato l’hinterland di Milano, grazie al cellulare della ragazza che si era agganciato alle celle del capoluogo lombardo.
Ma inizialmente la ragazza aveva evitato ogni contatto. Ora la giovane ha fatto sapere di stare bene, e ha comunicato ai genitori dove si trova.
Naissa, allontamento volontario
Più complicate le ricerche di Naissa Torresan. La polizia è convinta che si tratti di un allontanamento volontario, avvenuto dopo il litigio con la madre. Dove sia però al momento non è noto. I familiari ne hanno denunciato la scomparsa venerdì mattina dopo averla cercata da soli. Ma la quindicenne aveva fatto perdere le proprie tracce domenica mattina, quando se n’era andata di casa.
I familiari erano convinti che si trattasse di un gesto di ribellione e che in poche ore sarebbe tornata a casa. Ma così non è stato, e si sono rivolti alla polizia denunciandone la scomparsa.
Residente nel quartiere di Santa Bona a Treviso, Naissa è alta 172 centimetri, ha capelli castano chiaro con delle meches bionde, lunghi sino alle spalle e occhi azzurri. Al momento dell’allontanamento indossava pantaloncini neri, canottiere grigia e scarpe Nike di colore bianco.
«Chiunque la avvisti o possa riferire informazioni utili è pregato di contattare il 112», recita la nota diffusa venerdì da Prefettura e Questura venerdì. Anche la famiglia ha lanciato un appello, invitandola a tornare a casa. «Spero torni presto, ma purtroppo non abbiamo alcuna traccia e non aveva il cellulare con sé», ha detto.