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Август
2024

A Monfalcone crescono i residenti: nuovi arrivi dall’estero e saldo positivo nati-morti

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MONFALCONE La popolazione di Monfalcone continua a crescere, e si conferma stabilmente sopra la soglia dei 30 mila residenti iscritti all’Anagrafe. Lo dicono i dati pubblicati dall’Istat, relativi ai primi cinque mesi dell’anno in corso.

Stando al report dell’Istituto nazionale di statistica, gennaio 2024 si è aperto con 30.103 residenti (di cui 15.512 maschi) mentre lo scorso maggio ha chiuso all’insegna di 30.385 iscritti (di cui 15.692 maschi, mille in più delle femmine, quindi).

A spingere l’aumento della popolazione rispetto all’inizio del 2024, anche se solo dell’1% circa, sono sempre i flussi migratori, sia interni al territorio nazionale che rispetto all’estero. E un piccolo contributo lo danno anche le nascite, che nel periodo preso in considerazione sono state 141 contro 139 decessi, regalando così un saldo naturale positivo che, seppure risicato, per il territorio isontino, e non solo, rappresenta un’eccezione assoluta.

L’apporto dei flussi migratori interni parla invece di un attivo di 126 residenti per Monfalcone, perché gli arrivi nei primi cinque mesi dell’anno sono stati 438 (di cui 275 maschi, i due terzi quindi dei nuovi abitanti) contro le 312 persone (di cui 175 maschi) che hanno lasciato la città per altri centri italiani.

Il saldo migratorio con l’estero ha pure un segno “più”, ed è maggiore rispetto agli spostamenti interni alla Penisola, anche se i flussi in entrata e uscita sono numericamente inferiori: l’attivo è di 154 nuovi cittadini, perché tra inizio gennaio e fine maggio 208 persone (119 maschi) sono arrivate da paesi stranieri, verso cui sono ritornati invece solo 54 residenti (38 maschi). A completare il quadro figurano 21 nuovi iscritti e 22 cancellati per altri motivi, e ciò sempre nei primi cinque mesi dell’anno.

Il report fornito dall’Istat, a questo punto dell’anno, non scende maggiormente nel dettaglio, come invece potrebbero consentire di fare i dati dell’Anagrafe del Comune, che al momento, però, pur richiesti, non li ha resi disponibili. Impossibile, quindi, fare un punto aggiornato a oggi sull’assetto demografico della città. Fa fede così la fotografia scattata al 31 dicembre del 2023, quando gli stranieri residenti regolarmente registrati in Municipio erano 9.661, pari al 32% della popolazione totale, un punto percentuale in più rispetto all’anno precedente. La componente bengalese si confermava nell’occasione maggioritaria con 5.233 abitanti (il 17,3% del totale dei residenti), oltre 500 in più rispetto all’inizio del 2023.

Su tale statistica, secondo l’amministrazione comunale, che l’aveva commentata fornendo i dati relativi all’inizio del 2023 nel marzo scorso, pesa «l’attuale normativa sui ricongiungimenti familiari». La seconda componente a Monfalcone resta quella dei residenti con origini in Romania, stabile attorno ai 1.500 componenti.

Secondo le previsioni sulla popolazione effettuate dall’Istat, tenendo come base il 2023, Monfalcone, che già alla fine dello scorso anno aveva superato il tetto dei 30 mila iscritti all’Anagrafe, dovrebbe iniziare il 2025 con 30.599 residenti. Stando alle previsioni demografiche di Istat, gli abitanti dovrebbero poi salire al primo gennaio del 2026 a 31.059 e a 31.484 un anno dopo per arrivare a 35.630 al Capodanno del 2042. Ma, come avverte l’Istat, i dati dello studio, soprattutto nel lungo termine, vanno trattati con cautela.

«Le previsioni demografiche divengono, infatti, tanto più incerte quanto più ci si allontana dalla base di partenza, in particolar modo in piccole realtà geografiche», rileva Istat, che ha reso noto l’aggiornamento di tale studio alla fine di luglio: «Va anche sottolineato che le previsioni demografiche rappresentano un esercizio di tipo what-if. Sono cioè elaborazioni nelle quali i calcoli effettuati mostrano una particolare evoluzione della popolazione che è frutto delle specifiche ipotesi adottate riguardo al comportamento demografico». Che, per Monfalcone, è sempre legato all’andamento dell’attività e alle scelte operate dal suo comparto industriale. Le variabili, quindi, non mancano. E lo stabilimento Fincantieri, sullo sfondo, ha un carico di lavoro che al momento prefigura un orizzonte quasi decennale.