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Август
2024

Sui canali lomellini controlli con i droni contro alluvioni e il rischio siccità

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MORTARA. Il consorzio di irrigazione Est Sesia usa droni di ultima generazione per contrastare le conseguenze del cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico.

Collaborazione col Cnr e fondi Ue

Il consorzio di bonifica competente per Lomellina e Novarese ha avviato una collaborazione con il Centro nazionale ricerche (Cnr) per portare in Italia il progetto Uawois finanziato con fondi europei nell’ambito del piano Horizon 2020, che mira a impiegare sensori di ultima generazione e droni per il monitoraggio dei corsi d’acqua difficilmente raggiungibili. La sperimentazione dell’innovativo sistema di monitoraggio dei fiumi ha già coinvolto Alaska, Benin, Nigeria, Germania e Svezia.

Innovazione in campo

«Siamo orgogliosi – spiega Mario Fossati, direttore generale di Est Sesia – di collaborare con il Cnr per portare in Italia questo importante progetto europeo, che impiega l’innovazione tecnologica, come la sensoristica di ultima generazione e l’intelligenza artificiale, per prevenire gli effetti del cambiamento climatico e del dissesto idrogeologico. Sempre più spesso ci troviamo ad affrontare eventi che pochi anni fa si ritenevano eccezionali: dall’estrema siccità del 2022 alle alluvioni che devastano i nostri territori. Questo progetto ci consentirà di migliorare e perfezionare le attività di monitoraggio del reticolo irriguo fra Novarese e Lomellina». Dopo l’alluvione che ha interessato Piemonte e Valle d’Aosta, il consorzio Est Sesia aveva ospitato a Novara il gruppo di ricerca italo-danese guidato da Daniele Giordan, che sta sviluppando una nuova generazione di sensori da installare su droni nell'ambito del progetto Uawois, finanziato dalla Comunità europea nell’ambito dei progetti Horizon 2020. Si tratta di una tecnologia di “rilevamento idrometrico aereo e senza contatto”, cioè droni comandati da remoto per fornire nuovi strumenti, osservare, esplorare e controllare i corsi d’acqua raccogliendo grandi quantità di dati per meglio affrontare le problematiche relative all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla valutazione del rischio di alluvioni e alla sorveglianza-gestione di eventi idrologici estremi. Uawois stima che questa tecnologia possa essere da due a tre volte meno costosa dei sistemi di monitoraggio tradizionale: l'obiettivo del progetto è di portare sul mercato la tecnologia di rilevamento e i flussi di lavoro di rilevamento, e dimostrare il valore dei dati in una serie di casi d’uso nelle regioni alpine, artiche e tropicali.

Dalla pianura alle Alpi

In particolare, sarà un’utile risorsa per il monitoraggio dei ghiacciai delle Alpi, da tempo minacciati seriamente dalle conseguenze della crisi climatica in atto: ghiacciai che, non va dimenticato, alimentano i laghi e i fiumi necessari per l’irrigazione delle risaie lomelline e novaresi. In pratica, il progetto impiega droni equipaggiati con sensori in grado di rilevare la batimetria (la profondità e la morfologia dei fondali dei bacini idrici), la velocità superficiale dell'acqua.