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Август
2024

Ciak, si gira: il Friuli diventa un grande set cinematografico

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Senza sfoggiare un campanilismo scontato, ma il Friuli Venezia Giulia è un set ancora ricercato per il cinema e la televisione.

La storia friulgiuliana è generosa di titoli ambientati in questo Nord-Est così distante da Cinecittà eppure intriso di fascino mitteleuropeo. Da “Penne nere” del 1952, con Marcello Mastroianni, fino al Terzio Millennio ne abbiamo visti e rivisti di capolavori ambientati fuori la porta di casa.

Proprio l’altro ieri il regista Cosimo Alemà ha smontato i macchinari dopo diciotto giornate di riprese a Udine del crime “Estranei” (nel cast sono presenti, tra gli altri, Elena Radonicich, Ricky Memphis, Marco Cocci e con la partecipazione di Giulio Scarpati e di Isabella Ferrari) quattro puntate prossimamente in onda su Raidue. Da martedì 6 agosto è stato rimontato tutto in piazza Unità a Trieste per gli ultimi giri di manovella che, in realtà, ricreano la scena iniziale della vicenda, il Big Bang scatenante di una lunga serie di eventi drammatici.

Proprio il capoluogo giuliano offrì il palcoscenico alle tre serie de “La porta rossa”, sempre sotto l’attento e amichevole sguardo della Film Commission Fvg — ora coordinata da Chiara Valenti Omero — che da decenni si prodiga per far confluire il miglior cinematografo nella nostra regione.

Gli udinesi nei giorni passati si saranno accorti di fari, microfoni e di sofisticate streadycam comparse non a caso in alcune vie cittadine, quali Viola, Gorgo, Magrini, della Rosta, Villalta, Baldissera, Castellana e nell’ex ospedale psichiatrico di Sant’Osvaldo. Quindi il carrozzone si è trasferito a Tavagnacco nel cimiterio militare britannico di Adegliacco e, infine, a Cividale già città/fondale scelta da Marco Bellocchio per le prime inquadrature di “Bella addormentata” (2012) storia ispirata alla vicenda di Eluana Englaro.

Che cosa si racconta in “Estranei”— ricordiamo una coproduzione Rai Fiction, Eagle Original Content e realizzato col sostegno della Film Commission Fvg - Promo turismoFVG e della Fc Emilia Romagna — è presto detto. Da tempo in una cittadina fra i campi e la nebbia e in buona armonia con la popolazione autoctona, vive una delle più grandi comunità Sikh d’Europa. Ma la scomparsa di due giovani innamorati — Camilla Ruggeri e Manraj Singh — romperà il fragile equilibrio avviando così una sequenza distruttiva di morte, di rivalità e di verità non dette.

Spiega Romolo Guerreri della Eagle: «Abbiamo scelto il Friuli per un paio di buonissimi motivi. La convivenza fra i “locali” e i Sikh è realmente esistente in tre zone italiane: fra Cremona e Reggio Emilia, nell’Agropontino e, appunto, in Friuli. Quindi per coerenza abbiamo scelto di girare proprio dove avremmo potuto anche raccogliere dagli stessi rappresentanti dei Sikh elementi utili al film. L’intenzione sin dall’inizio è stata quella di un coinvolgimento reale della comunità. E, per questo, Pordenone ci ha fornito elementi davvero preziosi. Così come Novellara. L’altro aspetto — ha concluso Guerreri — assolutamente non secondario è il rapporto di stima e di fiducia con la Film Commission Fvg».

Facendo giusto un flashback nel cinematografo d’annata concepito sulla terra nostra, una delle operazioni internazionali più glamour del Novecento fu “Addio alle armi” dal romanzo di Ernest Hemingway, film diretto nel 1957 da Charles Vidor con Rock Hudson, col quartier generale fissato a Venzone. La stessa cittadina friulana, dal 1965 monumento nazionale, si ritrovò a condividere, un paio d’anni dopo, nel 1959, un’altra magia cinematografica, però stavolta made in Italy, diretta da Mario Monicelli, con Alberto Sordi e Vittorio Gassman: “La grande guerra”. Con scene girate a Palmanova, Gemona, Pozzuolo, Trieste e pure in Istria.

Nel 1987 si ricorda a Pramollo l’arrivo di James Bond per “007 Zona Pericolo”, quindicesimo film della saga con Timothy Dalton. Il debutto alla regia di Alessandro D’Alatri avvenne proprio in centro a Udine nel 1988 fra la Loggia del Lionello e Palazzo d’Aronco: il suo “Americano rosso”, ambientato negli anni Trenta, mostrò le prime beltà di Sabrina Ferilli bionda e lanciò Fabrizio Bentivoglio.

Nell’ottobre 2023 via Mercatovecchio fu invasa dai soldati di “Campo di battaglia” l’opera di Gianni Amelio con protagonista Alessandro Borghi che dal 5 settembre sarà nelle sale italiane.