L’Udinese presenta Iker Bravo: «Voglio andare al Mondiale con la Spagna»
UDINE. «Tra due anni mi vedo al Mondiale con la Spagna, in mezzo a Nico Williams e Yamal, perché quello è il livello a cui voglio arrivare con l’Udinese». Magari i media spagnoli ci faranno un titolo, estrapolando solo questa dichiarazione, ma per tutti i tifosi della Zebretta sarebbe troppo limitativo soffermarsi solo sulla naturale ambizione personale, sbandierata ieri in sede di presentazione da Iker Bravo, l’attaccante nato a Sant Cugat del Valles il 13 gennaio 2005 che s’inserisce tra gli investimenti a cinque stelle per il futuro, assieme a Damian Pizarro e Lorenzo Lucca.
«È un tipico acquisto da Udinese, un acquisto che abbiamo cercato e che s'incastra tra gli altri giocatori, tutti funzionali a mister Runjaic, e che servono per definire la nuova filosofia che volgiamo applicare». Non a caso, è stata questa l’introduzione del dg Franco Collavino, assieme al quale Bravo ha apposto la firma sul quadriennale che lo legherà ai bianconeri fino al 30 giugno 2028.
Ambizione e umiltà
Ambizioso, si è detto, e desideroso di sbattere le ali per volare, proprio come la farfalla che porta tatuata sul dorso della mano destra, ma ieri Bravo ha espresso anche l'umiltà con la quale vorrà sostenere le sue ambizioni. «Cosa mi aspetto? È la prima stagione in una massima divisione e voglio solo fare il meglio possibile per la squadra. Anche se non giocherò subito titolare non sarà un problema, sono al servizio della squadra e dell’allenatore».
A dirla tutta, tre anni fa Bravo esordì nella Bundesliga tedesca, ma non tutto andò per il verso giusto con la maglia del Bayer Leverkusen, il club al quale lo ha lasciato il Real Madrid, non esercitando un’opzione di acquisto facoltativa di 10 milioni, e dal quale l’Udinese lo ha prelevato con un contratto che prevede il 50% sulla futura rivendita. «Il Bayer aveva una rosa molto ampia con tanti giocatori esperti a cui il tecnico ha dato maggior spazio, e io ne ho approfittato per capitalizzare al meglio l’esperienza. Ho potuto imparare molto dai più esperti».
Maestro Alexis Sanchez
Eccola qui l’umiltà con la quale l’Mvp del recente Europeo Under 19, il titolo appena conquistato con la nazionale spagnola di categoria, sta per approcciarsi all’Udinese. «Prima dell’Europeo sapevo che sarei venuto qui in questo club che reputo perfetto per la mia crescita. Userò tutto il supporto che il club può garantirmi», compresi gli insegnamenti dei compagni e di quell’Alexis Sanchez che il giovane Bravo vede già come un maestro: «Sì, per me sarebbe davvero un maestro. Lo vedevo da piccolo quando giocava nel Barcellona, e se arrivasse sarei disposto ad apprendere tutto da lui. Parliamo la stessa lingua».
Ruolo attaccante esterno
Un’altra lingua che Bravo dovrà parlare è quella del gol. «So che all’Udinese hanno giocato grandi campioni come Di Natale e De Paul. Ho parlato con Deulofeu, che seguivo quando ero alla Masia del Barcellona, e mi ha dato tante indicazioni. Mi metterò a disposizione del mister, che mi ha detto di giocare come so. Il ruolo preferito? Posso giocare da attaccante esterno, dietro la punta o punta centrale. Mi considero un attaccante di impatto fisico a cui piace anche fare gli assist e mi ispiro a Fernando Torres e Cristiano Ronaldo. Nella vita non ho bisogno di molte cose per essere felice. Sono felice di essere qui».