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Август
2024

Atleta paralimpico si sente male in piscina a Spinea: «Manca il sollevatore»

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Atleta paralimpico si sente male in piscina, viene soccorso con successo dal personale presente in vasca, ma poi scatta la denuncia dopo il ricovero al Pronto soccorso: la piscina non è a norma, manca il braccio meccanico per garantire l’accesso e il soccorso immediato in caso di bisogno per i disabili.

Il fatto è accaduto a luglio a Spinea, ma solo ora, dopo aver denunciato l’accaduto e in attesa di un incontro con il nuovo sindaco Franco Bevilacqua, il nuotatore ha deciso di rendere pubblico quanto accaduto.

Protagonista della vicenda è Maurizio Ferri, campione paralimpico di nuoto residente a Spinea e già artefice in città di numerose proteste per le difficoltà che incontrano le persone con disabilità nella vita di tutti i giorni.

«Sono affetto da tetraparesi spastica» spiega Ferri, «il 21 luglio ero ad allenarmi nella nuova piscina di Spinea quando ho accusato un episodio di spasticità con offuscamento della vista che mi ha portato a un pericoloso picco ipertensivo. Il tutto è stato dovuto, come poi certificato al pronto soccorso, dallo sforzo fisico per salire la scaletta della piscina del centro per la mancanza totale di presidi adeguati per chi come me ha problemi di mobilizzazione».

La protesta dell’atleta è legata alla mancanza nella struttura del braccio meccanico (il cosiddetto sollevatore) che dovrebbe aiutare le persone con disabilità.

«A Spinea» come aggiunge Ferri, «è presente solo un sollevatore statico nel centro di fisioterapia, ma è attaccato a terra e non può essere spostato. Io e altri abbiamo chiesto di intervenire al più presto, ma ci hanno detto che forse si rimedierà per settembre».

Per ora, Maurzio Ferri è dunque costretto per nuotare in sicurezza a trasferirsi a Mirano, mentre altri portatori di handicap si sono spostati, con ovvi disagi, in direzione Terraglio a Mestre.

Dalla piscina Acquamore, intanto, arrivano le risposte dei gestori. «In merito ai presidi per garantire il miglior accesso possibile» spiega Massimiliano Bertin «all’interno delle vasche a garantire la miglior fruibilità possibile del centro per l’utenza a ridotta mobilità fin dall’apertura del centro è presente il sollevatore atto all’utilizzo della vasca fisioterapico. Preso atto delle esigenze dell’utenza, con la riapertura post interventi di manutenzione del centro previsti nel mese di agosto, il prossimo mese di settembre tale attrezzatura verrà ulteriormente potenziata con l’installazione di un secondo sollevatore, in questo caso mobile».