Sicurezza sul lavoro, Venezia la peggiore in Veneto per il rischio morti
Sicurezza sul lavoro, Venezia preoccupa. È nella zona gialla rispetto al Veneto che nel complesso è in zona bianca, con una incidenza di mortalità inferiore alla media nazionale.
Venezia rappresenta una eccezione negativa: 13,3 morti per milione di occupati è un dato che la pone al primo posto della triste classifica di incidenza di mortalità in regione. Le altre province: Treviso (2,5), Vicenza (2,6), Padova (9,2), Belluno (11,1), Verona (11,5).
A dirlo sono i dati dell’Osservatorio Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre sul primo semestre in Veneto che si è chiuso con 28 vittime sul lavoro. Quasi cinque decessi al mese. Più di uno alla settimana.
Rispetto alla fine di giugno 2023 si rileva un decremento della mortalità più che significativo, pari al 33,3%. Lo scorso nei primi sei mesi dell’anno le vittime erano state 42.
Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio, evidenzia, oltre alla drammaticità dei numeri delle vittime, un altro prezioso indicatore per definire l’emergenza sicurezza, ovvero l’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa. Conto che penalizza Venezia. E aggiunge. «Per la prima volta dopo tanti mesi iniziano a diminuire, anche se di poco, le denunce di infortunio totali».
Si tratta di un piccolo -0,5%. «Ma rimane comunque un segnale confortante per la sicurezza sul lavoro della regione».
A fine giugno 2024 il rischio di infortunio mortale in Veneto (7,6 morti per milione di occupati) è addirittura meno della metà di quello medio nazionale, pari a 15,4. Il più basso di tutta la Penisola. Ma appunto, c’è Venezia nella parte di “pecora nera” con il valore alto di incidenza di mortalità.
Dei 28 decessi veneti di questi sei mesi, 17 sono le vittime che hanno perso la vita in occasione di lavoro (sei di nazionalità straniera) e 11 in itinere. A guidare la triste classifica regionale per numero totale di vittime è Verona (con 10 decessi).
Seguono: Padova (7), Venezia (6), Treviso (3) Belluno e Vicenza (1).
Le vittime in occasione di lavoro sono state registrate a Verona e a Venezia (5), Padova (4), Belluno, Treviso e Vicenza (1). Rovigo non registra vittime sul lavoro. Sono invece 35.728 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 299.303. Vale a dire circa l’11,9% di quelle rilevate a livello nazionale.
Un calo del 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 quando si sono contati 35.912 infortuni totali. Vega Engineering fornisce dati anche sui settori maggiormente colpiti: prime le aziende manifatturiere per gli infortuni (6.424). Poi le costruzioni (2.121), commercio (1.910), Trasporti e Magazzinaggio (1.702) e sanità (1.535). Prima per denunce di infortunio Verona (6.870), seguita da Vicenza (6.808), Treviso (6.670), Padova (6.662), Venezia (6.109), Belluno (1.510) e Rovigo (1.099).
Si contano in regione quasi 12 mila denunce di infortunio di donne, la metà rispetto gli uomini. Le denunce di lavoratori stranieri sono 9 mila.