ru24.pro
World News
Август
2024

Verso la bocciatura la quinta sala scommesse

0

Ivrea. La facciata dai pannelli rosso brillante e l’insegna coperta provvisoriamente sembrerebbero annunciare l’apertura imminente dell’ennesimo capannone commerciale in corso Vercelli. Non un supermercato, questa volta, ma una sala scommesse su una superficie di 200 mq al posto di un concessionario di auto, facente parte del circuito internazionale Sisal Wincity. Sarebbe la quinta sala scommesse di Ivrea, dopo quella di corso Massimo d’Azeglio, le due in via Torino, una quarta in via Circonvallazione all’altezza di via Sant’Ulderico, due gestite da italiani due da cinesi (altro sono i punti gioco con macchinette Awp all’interno di esercizi pubblici). In corso Vercelli, lo stato dei lavori parrebbe a buon punto: l’iniziativa imprenditoriale rimanda a un cittadino cinese che in primavera aveva presentato le pratiche edilizie allo Suap del Comune, dalla Cila alla Scia per la comunicazione di inizio lavori, e lo stesso vale per la richiesta di Certificato di prevenzione incendi, successivamente inoltrata ai vigili del fuoco con esito favorevole. Guardando al futuro, però, il condizionale è d’obbligo. Dal sopralluogo della polizia di Stato e della polizia municipale, infatti, è emersa una criticità che ne pregiudicherebbe irrimediabilmente la possibilità di aprire, a meno di ricorsi. La sala scommesse Sisal Wincity, specializzata in scommesse sportive e secondo il progetto presentato a Ivrea destinata a dotarsi anche di un punto ristoro interno, disterebbe in particolare meno di 400 metri dai luoghi sensibili imposti dalla normativa nazionale e regionale che regolamenta il gioco d’azzardo, luoghi sensibili che nella fattispecie corrispondono ad alcuni apparecchi cambiamonete dislocati tra un bar e un market sempre a ridosso di corso Vercelli. Cosa che, a sua volta, bloccherebbe sul nascere l’autorizzazione commerciale che viene emessa o meno in funzione del parere della Questura di Torino, competente a rilasciare la licenza nei casi di esercizi vocati alla raccolta di scommesse, sale bingo e per l’installazione di sistemi di gioco videolottery. Ufficialmente la pratica è al vaglio della questura, ma a quanto si apprende il sopralluogo avrebbe accertato la non conformità della localizzazione rispetto al contesto.

Il pollice verso discende dalla legge n.19 del 2021, con cui la Regione Piemonte ha previsto norme più stringenti per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo patologico. In quest’ottica le nuove aperture delle sale scommesse devono sottostare a precise distanze da quelli che sono definiti i luoghi sensibili. E così è prevista una distanza minima di 400 metri per i Comuni sopra i 5.000 abitanti, come Ivrea, rispetto a istituti scolastici secondari di secondo grado e sedi delle agenzie formative accreditate per i percorsi di istruzione e formazione professionale, università, istituti di credito, sportelli Atm e servizi di trasferimento denaro, esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati e altre attività creditizie, ospedali e strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, e infine dalle strutture ricettive riservate a categorie protette.