Auto esce di strada e dopo l’impatto violento contro un muretto si incendia: giovane muore carbonizzato
CHIONS. Solo terra bruciata resta davanti al numero 15 di via Cesena principale a Chions, dopo la tragedia della notte tra venerdì 2 e sabato 3 agosto quando uno schianto fatale si è portato via la giovane vita di Ani Gjergji, 21 anni, di Azzano Decimo, morto carbonizzato all'interno della sua Alfa 147 distrutta dalle fiamme. Una disgrazia su cui la Procura di Pordenone dovrà far luce sulla dinamica e le cause attraverso le indagini.
La ricostruzione
Sono da poco passate le tre di mattina quando un botto violento sveglia di soprassalto la famiglia che abita lì. Uno scoppio forte come un’esplosione fa alzare dal letto Sabrina e i suoi genitori.
Il rumore entra chiaro dalle finestre di casa, aperte per l’afa notturna, da cui si vede del fumo salire da oltre la siepe che separa l'abitazione dal fossato della strada. Una colonna nera seguita pochi istanti dopo dalle lingue di fuoco.
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Sabrina non perde tempo ed esce velocemente, davanti al cancello di casa "fotografa" la situazione. La richiesta di aiuto al Numero unico per le emergenze 112 è immediata. Un’auto è finita contro il terrapieno in cemento del piccolo canale d’acqua e ha preso fuoco.
Il conducente è rimasto intrappolato all’interno. In pochi minuti una squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento di San Vito al Tagliamento accorre sul posto e con loro i carabinieri del nucleo investigativo. All’arrivo dei pompieri il serbatoio di plastica si era già rotto e la benzina alimentava abbondantemente l’incendio.
L’intervento
Lunghe e impegnative le operazioni di spegnimento delle fiamme che, propagatesi nel frattempo alla vegetazione vicina, hanno distrutto l’auto ribaltata sul lato del passeggero e appoggiata alla sponda del fosso vicina al giardino dell’abitazione. Sul posto è stata inviata anche un’ambulanza, ma quando il giovane è stato estratto dal mezzo, i soccorsi non hanno potuto fare altro che decretarne il decesso.
L’intervento dei pompieri si è concluso poco dopo le otto. Dopo le lunghe manovre dei Vigili del fuoco, che con idranti e pinze hanno lavorato tutta la notte, della tragedia resta soltanto terra bruciata e il terrapieno in cemento frantumato a seguito dell’urto. Uno schianto violento che lascia segni ovunque. L’area in cui l’auto ha finito la sua corsa è un campo minato di vetri, pezzi di plastica di varie dimensioni saltati via dopo l’impatto violentissimo contro il muretto.
Le indagini
Sarà compito degli inquirenti ora far luce su quanto accaduto. Il pubblico ministero di turno Federica Urban ha disposto il sequestro del mezzo. Resta aperta al vaglio ogni ipotesi. Se si sia trattato di un malore, di un colpo di sonno o della velocità ad aver causato l’incidente saranno solo gli accertamenti degli inquirenti a stabilirlo.
Stando a quanto si apprende al momento davanti allo scenario della trageda, il 21enne stava procecendo sul rettilineo che da Azzano Decimo va verso Bannia di Chions, quando in via Cesena avrebbe, per cause ancora non chiare, perso il controllo dell’auto finendo contro il terrapieno in cemento dell’abitazione.
Una tragedia consumatasi in pochi minuti. Dopo l’impatto violento, l’incendio dell’Alfa 147 dove è stato trovato il corpo carbonizzato del giovane.
Lo scenario
Il ponticello dove si è schiantata l'auto presenta spaccature profonde che avrebbero deformato la struttura cementizia provocando anche lievi avvallamenti nel terreno su cui poggia il muretto.
Tutti segni di un impatto violento che fa prendere in considerazione agli investigatori l’ipotesi dell’alta velocità. Per quanto riguarda il decesso, gli elementi finora raccolti farebbero pensare a una morte sul colpo conseguente all’impatto violento oppure provocata dalle fiamme che in pochi secondi hanno avvolto l’auto. Non si esclude che possa essere disposta l'autopsia.