Inchiesta di Venezia, la protesta contro Brugnaro arriva alla Mostra del Cinema

«Un teatro da quattro soldi. Anzi, molti di più parrebbe di capire dalle carte della Procura», dice Giovanni Andrea Martini, consigliere comunale e vicepresidente della sesta Commissione in riferimento all'audizione di venerdì 2 agosto del sindaco Luigi Brugnaro in consiglio comunale straordinario per le vicenda giudiziarie che hanno travolto il Comune di Venezia.

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«Le scene del 2 agosto in Consiglio, le lacrime a comando di Brugnaro, gli assessori muti e zitti, l'asservimento a comparse di FdI, Lega e Fi mostrano come la finzione sia stata venduta come realtà. Ancora una volta. Pirandello ce l'ha insegnato. Ma quello era teatro», sottolinea Martini, «Questo è cinema di serie B . O, per esser precisi, di infima serie. Un attore protagonista, consumato dalla sempre più faticosa replica di un copione ormai logoro».

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E continua: «L'accusato innocente. L'eterno perseguitato da una giustizia ingiusta. Lo faranno per mostrare al mondo in quale ignobile film è stata coinvolta Venezia, regina assoluta di capolavori del cinema. Per questo i cittadini, che il 2 hanno protestato a centinaia davanti alla sede comunale, insieme alle associazioni e i comitati hanno già iniziato a coordinarsi per la mobilitazione durante la Mostra del Cinema. Occorre che il mondo sappia e la vetrina della Mostra del Cinema di Venezia è la più adatta a mostrare in quale film 'spazzatura' è stata trascinata la nostra città. Appuntamento al Lido di Venezia -conclude Martini - per la Mostra del Cinema. La città non può stare a guardare».