La Turchia blocca l’accesso a Instagram: “Censura i messaggi di cordoglio per l’uccisione del leader di Hamas Haniyeh”
La Turchia ha bloccato l’accesso al social network Instagram. Lo ha reso noto, questa mattina, l’Autorità turca per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Btk): “Instagram.com è stato bloccato con una decisione in data 02/08/2024”, questo il post condiviso sul sito web senza, però, specificare il motivo o la durata del divieto. Molti utenti, residenti in Turchia, hanno riferito su X di non poter aggiornare il proprio feed sulla piattaforma Meta. Non è la prima volta che Ankara blocca l’accesso ai social: all’inizio dell’anno scorso, infatti, lo aveva fatto con X in seguito al proliferare delle proteste sui ritardi nei soccorsi ai terremotati vittime del sisma nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 2023. Secondo un rapporto di Free Web Turkey sulla censura di Internet, nel 2023 la Turchia ha bloccato almeno 219mila siti web.
L’accusa di censura – La decisione di bloccare il social network è arrivata in seguito alla pubblicazione di un messaggio di Fahrettin Altun – il direttore delle comunicazioni del presidente Recep Tayyip Erdogan – che aveva accusato la piattaforma di censurare i messaggi di cordoglio per l’uccisione del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, condivisi proprio su Instagram. “Questa è censura, pura e semplice. Continueremo a difendere la libertà di espressione contro queste piattaforme, che hanno ripetutamente dimostrato di essere al servizio del sistema globale di sfruttamento e ingiustizia. Saremo al fianco dei nostri fratelli palestinesi in ogni occasione e su ogni piattaforma”, sono le parole di Altun sul proprio profilo X. Al momento, non risultano prese di posizione o risposte – per quanto riguarda il blocco e i commenti del direttore delle comunicazioni – da parte di Meta, la società madre di Instagram.
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