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Август
2024

Quarto lotto della tangenziale di Treviso: l’ipotesi delle due sole corsie

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Oggi Veneto Strade illustrerà al Comune di Treviso il progetto preliminare per la prosecuzione della tangenziale fino alla Feltrina.

Il piano è stato definito nel corso degli ultimi mesi rompendo una stasi sull’opera che durava da oltre dieci anni. Sarà presentato il nuovo tracciato, e con esso le soluzioni scelte per l’innesto in Feltrina, l’attraversamento delle quattro strade comunali che incrociano il tracciato, la ferrovia.

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I disegni saranno top secret fino all’ufficializzazione, ma c’è la possibilità che possano ricalcare almeno uno dei suggerimenti tecnici avanzati dal Piano della mobilità sostenibile (Pums) approvato l’anno scorso dal Comune: la riduzione dell’opera dalle quattro corsie dei piani originari a due, sul modello del Terraglio Est che proprio Veneto Strade ha da poco approvato.

“Ridotta” funziona ugualmente

Il vantaggio di una simile scelta sarebbe prima di tutto quello economico. Giova infatti ricordare che sulla base dei vecchi disegni (gli ultimi del 2015) i tre chilometri che si dovrebbero realizzare per congiungere la tangenziale di Treviso con la Feltrina sono stati valutati prima (oltre vent’anni fa) 30 milioni di euro circa, poi (nel 2015) poco più di 50 milioni e infine oltre 70 nel 2023, quando ad annunciare che l’opera sarebbe stata fatta fu il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Tanti 70 milioni, troppi. Oltre venti milioni a chilometro. Si potrebbe tranquillamente parlare di enormità.

Di qui la proposta del Pums. «La realizzazione dell’asse stradale con una sola corsia per ciascun senso di marcia». Una strada di Categoria C, extraurbana secondaria, strada di Categoria B extraurbana principale per una larghezza complessiva della carreggiata di 22 metri.

La simulazione fatta valutando gli effetti dell’opera ridotta ha dimostrato come «nonostante la capacità dell’infrastruttura sia ridotta, i flussi sono simili a quelli della soluzione con due corsie per senso di marcia, garantendo comunque una riserva di capacità del 40%».

L’afflusso di veicoli nell’ora di punta resterebbe quello di 1400 transiti nei due sensi di marcia, con prevalenza dei transiti dalla Feltrina verso sud.

Costi dimezzati

«A queste valutazioni trasportistiche» segue la relazione tecnica, «vanno aggiunte valutazione di carattere economico-finanziario: la realizzazione di una strada di categoria C in luogo di una di categoria B permette di risparmiare notevolmente sulla costruzione dell’opera». Indicativamente quasi la metà.

«Pertanto» conclude la relazione del Comune (che tra l’altro è stata anche condivisa con Veneto Strade in passato), «nel caso in cui l’Ente competente procedesse con la realizzazione dell’opera, si può affermare che dalle valutazioni effettuate, l’ipotesi di realizzare il IV lotto con una sola corsia per senso di marcia garantisce una funzionalità sostanzialmente comparabile con quella a due corsie per senso di marcia».

Si tratterebbe poi di due corsie dotate entrambe di spazi di emergenza e carreggiate “comode”.

Il quinto lotto? Non serve molto

Ammesso mai che sia ancora negli orizzonti del Comune, giova ricordare che il quarto lotto era stato immaginato come parte di un piano per il prolungamento della tangenziale fino alla Pontebbana. Una sorta di circonvallazione.

Difficile arrivi mai a compimento, se si pensa che sono serviti trent’anni solo per arrivare (forse) alla realizzazione del quarto lotto. Ma nel caso in cui si voglia rispolverare il piano, i tecnici del Pums sono abbastanza lapidari: «L’incremento dei flussi relativi a questo intervento non è apprezzabile».