Caluso, all’Iis Ubertini primi quattordici diplomati in viticoltura ed enologia
CALUSO. Primi 14 studenti diplomati del nuovo indirizzo di perito in agraria, agroalimentare e agroindustria, articolazione viticoltura ed enologia, all’Iis Ubertini di Caluso, guidato dalla dirigente scolastica Laura Fois. Queste nuove figure tecniche, molto ricercate sul territorio, si sono formate per supportare le produzioni, le trasformazioni e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari. In particolare, gli studenti che hanno seguito l'articolazione del percorso tecnico in viticoltura ed enologia, potranno lavorare come periti tecnici in aziende agricole vitivinicole e allo stesso tempo commercializzare i prodotti oppure proseguire gli studi universitari.
Cinque anni di studio nei quali gli allievi hanno avuto modo di conoscere ed imparare le varie discipline, affiancando però anche il lavoro in azienda. Infatti i diplomati dell'indirizzo, già a partire dal terzo anno, con stage e percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, hanno avuto modo di avvicinarsi al mondo del lavoro. «Mi sono trovato molto bene – ha detto il neo diplomato Elia Peterle – ho frequentato il biennio del professionale e poi in terza ho scelto l'indirizzo tecnico viticoltura ed enologia. Ho imparato tante cose interessanti e anche il rapporto con i docenti e con i compagni, è stato eccezionale. Per il futuro sto decidendo perché vivendo in Valle d'Aosta, potrei dedicarmi all'ambito forestale. Non escludo però di intraprendere anche un percorso universitario. Per il momento sto lavorando in un'azienda agricola di amici di famiglia». Dello stesso avviso e con lo stesso entusiasmo, anche gli studenti Giorgio Rolle e Flavio Guerriero, rappresentanti di istituto, all'unisono sottolineano: «È stata una esperienza meravigliosa. Abbiamo vissuto molto bene gli anni scolastici, i professori molto preparati e disponibili sia dal punto di vista didattico, sia umano. Abbiamo partecipato anche a vari progetti, abbiamo conosciuto attraverso stage e percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento la realtà delle aziende agricole del territorio. Abbiamo scoperto materie nuove e interessanti. Con questo diploma abbiamo la possibilità di proseguire gli studi anche a Enologia oppure spendere subito il diploma in ambito lavorativo». Infatti, come confermato dagli stessi studenti, il diploma in viticoltura ed enologia è molto richiesto e alcuni hanno già iniziato a lavorare. Umberto Cavallo, all'indomani dell'esame di maturità, ha già rivolto l'attenzione al mondo del lavoro, infatti sta svolgendo colloqui in diverse aziende e ha detto: «È stata un’esperienza molto importante per me dal punto di vista didattico ed umano. Due anni fa ho provato un grande dolore per la perdita mio padre. I professori mi hanno supportato, mi sono stati vicino, invogliandomi a proseguire serenamente gli studi. Oggi, continuo il lavoro che avevo iniziato con mio padre, nei campi di proprietà, avendo però anche delle basi teoriche apprese a scuola».
Anche i genitori sono soddisfatti del percorso di studio terminato dai propri figli. Le rappresentati di classe dei genitori Federica Savoretti e Paola Castelli hanno spiegato: «Vogliamo sottolineare che questo indirizzo andrebbe rivalutato. Spesso chi si iscrive all'istituto tecnico agrario, viene visto come il contadino, ma questa scuola forma dei tecnici specializzati – sottolineano –. I ragazzi, acquisiscono basi didattiche su allevamento, enologia, viticoltura, agricoltura tecnologica e sono pronti per lavorare come periti o continuare iscrivendosi all'università. Nello specifico, è stata un'esperienza molto significativa, i docenti disponibili ed umani a capire anche l'aspetto emotivo dei nostri figli che, crescendo, attraversavano la delicata fase dell'adolescenza. Hanno imparato sul campo e si sono rapportati anche con il mondo lavorativo».