Colta da un infarto in auto, rianimata con il defibrillatore da due operai che hanno sentito le grida di aiuto del marito
AVIANO. Rianimata da due passanti dopo l’infarto, è ora ricoverata all’ospedale di Pordenone. Un malore l’ha colta mentre si trovava in auto con il marito, in via Pitteri a Castello d’Aviano, a un paio di minuti dalla piscina Gymnasium, che ha l’ingresso su via Ermes di Colloredo.
A salvare la donna, 69 anni, S.B. le sue iniziali, sono stati due operai, che stavano facendo dei lavori nelle vicinanze. Sono stati i primi ad accorrere, alle richieste di aiuto del marito, ieri intorno a mezzogiorno.
Nel contempo è stato richiesto l’intervento dello staff sanitario tramite il numero unico di emergenza 112.
La donna è andata in arresto cardiaco. I due passanti hanno cominciato a praticare le manovre di rianimazione cardiopolmonare in attesa di ambulanza e automedica.
I primi minuti sono decisivi per la sopravvivenza di un paziente in arresto cardiaco. La rianimazione tempestiva fa la differenza fra la vita e la morte e scongiura danni permanenti. L’utilizzo di un defibrillatore è un ausilio, ma non è risolutivo.
Gli operatori della Sores hanno indicato ai soccorritori la presenza di un defibrillatore semi-automatico nella piscina Gymnasium: i due più vicini vengono visti nello schermo degli operatori della Sores.
Uno dei presenti è corso a prenderlo e lo ha portato in via Pitteri: ci sono voluti pochi minuti. Il defibrillatore è stato applicato sulla donna, mentre gli astanti continuavano ad alternarsi nelle manovre salvavita.
Con il dispositivo è stato dato un primo shock. Il cuore della donna ha ripreso poi a battere: gli astanti lo hanno sentito dal polso.
Pochi istanti dopo sono accorsi medico rianimatore e infermieri con ambulanza e automedica. La paziente è stata stabilizzata sul posto.
Le è stato fatto un elettrocardiogramma, che ha registrato un infarto miocardico acuto.
La 69enne è stata intubata e trasportata a sirene spiegate all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone.
Qui è stata accolta al pronto soccorso, ricoverata e sottoposta a ulteriori esami e trattamenti.