Venezuela: 3 morti e 44 feriti nelle proteste di piazza contro Maduro, l’opposizione rivendica la vittoria
Fratelli d’Italia ha chiesto in aula alla Camera un’informativa urgente del ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla situazione in Venezuela dopo la contestata rielezione di Nicolas Maduro. Alla richiesta si sono uniti anche Azione e Pd. È, per ora, di 3 morti e 44 feriti il bilancio delle manifestazioni scoppiate in tutto il Paese per protestare contro l’annuncio ufficiale della rielezione del presidente uscente Nicolas Maduro per un terzo mandato, mentre l’opposizione denuncia irregolarità e rivendica a sua volta la vittoria. A riferire il nuovo bilancio è l’organizzazione Encuesta Nacional de Hospitales (Enh), una rete venezuelana di medici.
L’Onu chiede al governo del Venezuela di rendere pubblici i verbali dei voti
Le forze dell’ordine in Venezuela hanno utilizzato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i manifestanti che protestavano per il discusso esito delle elezioni di domenica. Lo riferisce la Bbc, precisando che lunedì sera migliaia di persone si sono radunate nel centro di Caracas, alcune delle quali hanno percorso chilometri a piedi dalle baraccopoli sulle montagne intorno alla città, per raggiungere il palazzo presidenziale.
Le proteste sono scoppiate nella capitale venezuelana il giorno dopo che il presidente Nicolás Maduro ha annunciato di aver vinto con il 51% dei voti. L’opposizione ha contestato questa dichiarazione, definendola fraudolenta e sostenendo che il loro candidato, Edmundo González, avrebbe vinto nettamente con il 73,2% dei voti. Anche i sondaggi pre-elettorali indicavano una vittoria schiacciante dello sfidante. I partiti di opposizione si erano coalizzati attorno a González nel tentativo di destituire il presidente Maduro dopo 11 anni di potere, in un contesto di profondo malcontento per la crisi economica del Paese. Diversi paesi occidentali e latinoamericani, così come organizzazioni internazionali tra cui l’ONU, hanno chiesto alle autorità venezuelane di rendere pubblici i verbali di voto dei singoli seggi elettorali.
Attivisti anti-governo hanno abbattuto in Venezuela una statua dedicata all’ex presidente del Paese, Hugo Chavez, dopo la contestata vittoria di Nicolas Maduro alle presidenziali di domenica: è quanto emerge in un video diventato virale sui social e ripreso dai media internazionali. Il video, di 30 secondi, mostra alcune persone sul piedistallo della statua e il monumento che cade a terra mentre decine di persone esultano con le braccia alzate. La statua si trovava nello Stato di Falcon, nel nord-est del Paese.
I numeri dell’opposizione: Gonzales ha ottenuto il doppio dei voti di Maduro
Mentre migliaia di persone manifestavano in tutto il Venezuela, il candidato dell’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia ha annunciato nella serata locale di lunedì che la sua campagna ha le prove necessarie per dimostrare che ha vinto le contestate elezioni in cui le autorità elettorali hanno nominato vincitore Nicolas Maduro. Gonzalez e Machado hanno dichiarato ai giornalisti di aver ottenuto più del 70% dei fogli di conteggio delle elezioni e che questi mostrerebbero Gonzalez con più del doppio dei voti di Maduro.
Secondo Machado, i fogli di conteggio mostrano che Maduro e Gonzalez hanno ricevuto rispettivamente più di 2,7 milioni e circa 6,2 milioni di voti. L’opposizione ha invitato i cittadini a mantenere la calma e a riunirsi pacificamente alle 11 di martedì, le 17 in Italia, per celebrare i risultati. “Vi parlo con la calma della verità”, ha detto Gonzalez mentre decine di sostenitori applaudivano fuori dal quartier generale della campagna elettorale nella capitale Caracas. “Abbiamo in mano i fogli di conteggio che dimostrano la nostra vittoria categorica e matematicamente irreversibile”, ha aggiunto.
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