A Scampia piangiamo i morti della Vela Celeste, ma non dimentichiamo la Terra dei Fuochi
“Scampia di Napoli, periferia che purtroppo oggi diventa il centro dell’attenzione di tutti non per la sua rinascita, ma perché ancora una volta l’odore della morte e della paura pervade le sue vie e i cuori dei suoi abitanti”. Don Mimmo Battaglia, Arcivescovo di Napoli
Scampia è il quartiere di Napoli a maggiore concentrazione di verde pubblico della città. Nonostante questo, anzi, proprio per questo, Scampia (insieme a Mugnano e Chiaiano) è il quartiere che registra da decenni la maggiore concentrazione di cancro da inquinamento ambientale insieme a Napoli ovest (Bagnoli) e Napoli est (San Giovanni Barra Ponticelli). Questa estate 2024 si sta caratterizzando a Napoli da un lato da una eccezionale attività turistica ormai dichiaratamente eccessiva (“overtourism”), mentre contemporaneamente, e nonostante un massiccio e intenso impegno a contrasto delle Forze dell’Ordine e dei Prefetti, registriamo una notevole recrudescenza di quello che non si deve neanche nominare in Campania: la ”Terra dei Fuochi”.
Abolire la sola dizione “Terra dei Fuochi” ma senza minimamente incidere su nessuna delle cause proprie di quella “vitalità mortale” della economia campana/napoletana che si basa sul sinora incontrastato ricorso al “lavoro nero”, ancor più dopo la scomparsa del reddito di cittadinanza, sta creando uno dei tanti paradossi che caratterizza da secoli Napoli, città da sempre precaria e provvisoria, in continuo conflitto tra il vivere e il morire, in un luogo bellissimo ma contemporaneamente pericolosissimo e mortale.
Mai abbiamo avuto una città cosi viva e vitale sul piano economico e sociale; mai abbiamo registrato, nel silenzio più assoluto dei media di regime locali, dati sanitari tanto pessimi e ingravescenti.
La produzione di rifiuti industriali in regime di evasione fiscale dopo il Covid è aumentata in modo esponenziale e quindi, in parallelo, il fenomeno di smaltimento illecito dei rifiuti – definito inappropriatamente “Terra dei Fuochi” – sta aumentando nonostante il notevole e lodevole impegno dei Prefetti e di tutte le Forze dell’Ordine. Dal 2009 ad oggi abbiamo registrato più del raddoppio dei rifiuti industriali dichiarati (da 4 a 9 milioni di tonnellate/anno) con la stima di oltre 2.5 milioni di tonnellate/anno di soli rifiuti industriali prodotti in nero, più di tutti i rifiuti urbani prodotti (2.5). A partire dal 2015 ormai non si brucia più a bordo strada, ma direttamente nei depositi e siti di stoccaggio con roghi estremamente più dannosi per la salute pubblica. I roghi e il conseguente inquinamento dell’aria da polveri sottili ormai da oltre 40 anni ci ha portato ai record nazionali di incidenza e mortalità per tutte le patologie cronico degenerative, in particolare per cancro del polmone.
Ma ad uccidere non ci sono solo i roghi tossici della Terra dei Fuochi. Nel disprezzo più totale della salute pubblica, per interessi di alcune lobby, pur disponendo la Campania anche dell’aeroporto di Grazzanise, che doveva già da decenni “alleggerire” Napoli, siamo costretti a prendere atto che le mortali polveri sottili a Napoli sono prodotte per oltre il 40% soltanto dall’eccezionale incremento di attività dell’aeroporto al centro della città e del Porto, che registrano ormai più di 22 milioni di passeggeri l’anno. Il solo aeroporto di Capodichino in pieno centro ufficialmente punta a 18 milioni di passeggeri l’anno (oggi 12), con un aereo pari ad oltre mille auto diesel a motore acceso in decollo o atterraggio in pieno centro cittadino ogni due minuti (oggi tre!).
Da tempo stiamo scoprendo che l’Italia è governata da lobby che si mascherano dietro vetero-ideologie come “fascismo” e “comunismo” ormai superate dalla Storia nel mondo. Napoli, come sempre battistrada della politica nazionale, lo è già da molti più anni e ne paga tutte le gravissime conseguenze sociali e sanitarie.
Oggi piangiamo i morti della Vela Celeste di Scampia, costruzioni che in Costa Azzurra sono una testimonianza della bellezza dell’architettura moderna, mentre a Napoli sono solo la ennesima e gravissima testimonianza dello spreco di denaro pubblico regalato a lobby non al servizio dei cittadini. E’ solo per non turbare gli interessi enormi di specifiche lobby che non si vuole potenziare l’aeroporto di Grazzanise creando anche adeguate infrastrutture logistiche e si sceglie di esagerare con il traffico aereo in pieno centro cittadino, senza rispetto per i gravissimi danni alla salute pubblica per eccesso di polveri sottili in pieno centro e distruggendo quiete e salubrità persino nell’unico polmone verde di Napoli che è la Reggia di Capodimonte.
Napoli è dominata da più di 50 anni (Mani sulla città) da lobby arroganti, ignoranti e pervasive all’interno delle quali si è ormai inserita stabilmente anche la camorra con il suo infinito denaro cash. La meteora De Magistris è stata solo un barlume di speranza sterilizzato da mancanza di fondi perché non li regalava alle lobby di potere.
E’ comica beffa, oltre al danno mortale da eccesso di traffico aereo e portuale, la notizia che, a fronte di oltre 22 milioni di passeggeri in transito ogni anno, oltre ai circa 900mila residenti (in costante diminuzione per mortalità eccessiva e overtourism) la lobby cittadina dei tassisti ha imposto al Governo della città, che ancora registra lacune gravissime nei trasporti pubblici (metro e funicolari), di non rilasciare ulteriori licenze (restando a poco più di 2mila licenze per oltre 23 milioni di utenti tra passeggeri e residenti/anno) proprio sulla base del dato che, tra morti e mancanza di case, i cittadini residenti nel Comune di Napoli diminuiscono e non aumentano!
Quello che mi addolora di più è il silenzio totale dei medici in queste tragedie gestionali e quindi sanitarie. Nessuno tranne noi medici dell’Ambiente osa neanche fare notare quanto questa “vitalità economica” lobbista e camorrista non basata sulla tutela di beni comuni essenziali come l’Aria sia mortale.
La Campania è una delle Regioni più belle del mondo, Napoli è tra le città più amate del mondo. La ignavia gestionale e fuori controllo della sua “economia” tanto vitale quanto mortale, perché dominata solo da lobby di potere arroganti ed egoiste, è la causa sinora incontrastata anche dei morti di Scampia di oggi, oltre che dei dati sanitari peggiori di Italia.
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