L’ortofrutticolo e il retro del Silos: a Trieste parte la corsa ai parcheggi alternativi
TRIESTE A fronte della forte spinta turistica, la fame di parcheggi resta uno dei temi più urgenti sul piatto della politica. Anche considerando il progressivo venir meno dei parcheggi al Molo IV. In attesa di soluzioni più strutturate e definitive, il Comune si sta quindi attivando per reperire spazi da destinare temporaneamente a parcheggio a rotazione, come l’area sul retro del mercato ortofrutticolo, con accesso da Campo Marzio, accanto a quello che era il museo del Mare.
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Una soluzione che non avrebbe bisogno di particolari investimenti, presa in considerazione direttamente dal sindaco Roberto Dipiazza, che su questa possibilità ha avuto un confronto con il presidente di Confcommercio Antonio Paoletti e con il rappresentante degli operatori di quella struttura mercatale Renato Guercio. Lì, in tempi brevi, si potrebbero mettere a disposizione una cinquantina di posti, ma ci sono forti perplessità da parte degli operatori del mercato all’ingrosso, dettate dalla movimentazione di mezzi pesanti in quell’area al mattino presto.
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Una soluzione provvisoria
Sia chiaro, sarebbe una soluzione provvisoria, visto che l’area è oggetto di altri progetti e si candida ad ospitare un parcheggio ben più capiente. Il sindaco, comunque, spera si trovi un modo per far convivere le esigenze degli operatori impegnati nella vendita di frutta e verdura, con quelle della città di offrire nuovi spazi a chi cerca un posto dove sistemare la propria autovettura.
Dipiazza ha effettuato personalmente dei sopralluoghi per capire limiti e possibilità.
L'interesse per il Silos
L’esigenza degli operatori economici impegnati nel comparto turistico, dell’accoglienza in generale – emersa nel corso di un recente confronto organizzato da Confcommercio, al quale hanno preso parte il sindaco, il commissario dell’Autorità portuale Vittorio Torbianelli, l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, il presidente di Ttp Gianluca Madriz e quello del Generali Convention Center Roberto Morelli – però va oltre.
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Punta a numeri superiori in termini di posti auto, e guarda con interesse all’area di competenza del Silos, alle spalle del vecchio magazzino oggetto del recente sgombero, e confinante con il Porto Vecchio. Si tratta di un’ampia area in parte asfaltata e in parte coperta da rovi, in stato di abbandono, che potrebbe ospitare circa mille posti macchina.
«La costante crescita delle presenze in città, peraltro sempre più destagionalizzate – osserva Paoletti – richiede ormai un’azione immediata, puntando magari a soluzioni tampone in attesa di poter contare sul completamento di progettualità più strutturate».
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Un accordo a tempo determinato
In quest’ottica, dal confronto, all’unanimità è emersa l’esigenza di avanzare alla nuova proprietà del Silos – il passaggio di proprietà tra i nuovi acquirenti e Coop Alleanza 3.0 sta per essere formalizzato – «la disponibilità – spiega Paoletti – a stringere un accordo di concessione a tempo determinato, biennale o triennale, per fruire degli spazi che poi saranno ovviamente restituiti una volta conclusi i lavori di edificazione del nuovo polo». In questo caso, viste le condizioni dell’area, è evidente saranno necessari interventi di infrastrutturazione, che richiederebbero mesi. Non si tratterebbe di una risposta immediata.
Quell’area, alla quale si accede da largo Santos, a pochi passi dall’ingresso della bretella, in futuro ospiterà i nuovi parcheggi del costituendo polo commerciale.
Dal confronto tra gli operatori sono emerse altre possibilità per ricavare qualche decina di posti auto in più, come un parziale utilizzo, sia pure solo in determinati periodi e fasce orarie, degli stalli del Molo IV gestiti da Ttp e oggi riservati ai croceristi, oppure di qualche porzione dell’area del Varco 1 (Ausonia) «fermo restando – come ha indicato il commissario Torbianelli – il vincolo di mantenere comunque le aree necessarie a gestire i flussi portuali».
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