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Июль
2024

Trieste, da piazza Garibaldi a Perugino bar e locali chiusi alle 23.30

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TRIESTE. Pugno duro del Comune contro il degrado che a colpi di risse, violenza, schiamazzi e spaccio da tempo impera nella zona che da piazza Garibaldi si spinge ormai oltre piazza Perugino. I residenti sono esasperati. Quindi, anche a fronte di un’esigenza maturata nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, il sindaco Roberto Dipiazza sta per firmare un’ordinanza che impone agli esercizi pubblici di quell’area un orario di chiusura e limiti l’utilizzo del vetro per chi si muove in quelle vie.

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L’ordinanza sarà in vigore dall’1 agosto al 14 settembre, per ora. Perché prima della scadenza del provvedimento, verranno certamente fatte delle valutazioni sull’impatto in termini di sicurezza delle regole imposte.

Entriamo nei dettagli. La zona, il fazzoletto di città sotto i riflettori, è quella inclusa nel perimetro delineato da piazza Garibaldi, viale D’Annunzio fino a oltre largo Mioni, proseguendo in via Limitaea, via Donadoni, lungo via Matteotti, via Manzoni e poi a scendere verso il primo tratto di via Pascoli. Bene, all’interno di quest’area – inclusa quindi piazza Perugino, le vie Conti, Gambini, Settefontane, Raffineria, Ghirlandaio – alle 23.30 scatterà la chiusura di tutti i pubblici esercizi, ma anche dei minimarket e delle attività artigianali, considerando che i kebab o le pizze al taglio sono classificati proprio come attività artigianali.

I limiti, sia chiaro, non andranno a incidere su chi ha attività di panificazione o di pasticceria. Un panificio, per intenderci, potrà far lavorare come sempre il suo laboratorio, perché a essere coinvolte nel provvedimento sono la somministrazione e la vendita di bevande e cibo, non la produzione. Porte chiuse, dunque, nessun cliente all’interno o nei dehors.

Attenzione però: già dalle 22 vigerà il divieto di detenere e consumare bevande in contenitori di vetro e lattine in alluminio (tagliate, rotte, potrebbero diventare taglienti). Per capirci, dalle 22 non è possibile passeggiare o stazionare in piazza con la bottiglia in vetro di birra in quella zona.

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Le sanzioni: per le attività che non rispetteranno l’orario di chiusura delle 23.30, l’ordinanza prevede una multa da 500 a 3 mila euro, che diventa di mille euro per chi paga entro un ristretto termine. Per i cittadini che invece non rispettano il provvedimento relativo a vetro e lattine, scatterà una sanzione di 100 euro. La birretta potrebbe quindi costare cara.

«Riceviamo costanti segnalazioni dai cittadini di quella zona – evidenzia l’assessore alle Politiche della sicurezza Caterina De Gavardo –. Serviva intervenire, e con un lavoro di squadra che ha coinvolto ovviamente le forze dell’ordine e, oltre al mio assessorato, anche quello alle Politiche economiche, si è messo a punto un provvedimento che dia le necessarie risposte a quell’area».

Il questore Pietro Ostuni, che ha caldeggiato l’adozione dell’ordinanza, ricorda come in quella zona «siamo già intervenuti chiudendo due pubblici esercizi. Resta un’area sotto controllo e da un confronto è stata condivisa da tutti la necessità di porre dei limiti».

Il comandate della Polizia locale Walter Milocchi spiega come l’ordinanza mira a «prevenire l’abuso di alcolici, che in molti casi è stato alla base di situazioni di tensione, di degrado ed episodi di violenza», e anticipa che la zona verrà quindi «monitorata anche tenendo conto dei nuovi limiti, senza trascurare il fatto che certi avventori potrebbero a quel punto spostarsi altrove», scegliere così altri locali, fuori da quel perimetro, dove tirare fino a tardi causando ulteriori problemi.