Maturità, sono 5 i centini al Verdi di Valdobbiadene
Cinque bravissimi all’istituto Verdi di Valdobbiadene. Tre arrivano dallo scientifico tradizionale, uno dall’indirizzo di scienze applicate e uno dal tecnico turistico. Punteggio da 100 e lode per Alessandro Bottarel, 19 anni, di Vidor, della classe 5^ALS (scientifico), che vuole proseguire gli studi frequentando l’università di Medicina a Padova. «Il mio sogno è infatti diventare un medico, magari chirurgo, ma non ho ancora le idee troppo chiare per il proseguimento dopo la laurea», dice.
Nel corso dei 5 anni delle superiori ha partecipato al progetto Scuola a colori per la realizzazione di murales nell’istituto, al progetto Erasmus+ in Francia, a Poitiers e alle olimpiadi di matematica, dove si è posizionato tra i primi della provincia.
Cento anche per il compagno di classe Jacopo Pederiva, 19enne di Valdobbiadene che ha avuto come materie preferite matematica e storia dell’arte e si iscriverà alla facoltà di architettura all’università Iuav di Venezia. Ha praticato pattinaggio a rotelle agonistico di gruppo ed è stato animatore al grest Giocolando alla scuola materna Monumento ai caduti di Guia di Valdobbiadene. Bravissima anche l’altra compagna di classe Giorgia Frezza, 19 anni di Sernaglia della Battaglia.
Anche lei appassionata di matematica e storia dell’arte, ha intenzione di immatricolarsi ad Ingegneria edile – Architettura a Padova, un corso di laurea che spera coniughi in qualche modo questi due interessi. In questi anni ha sempre partecipato al progetto Scuola a colori dedicato alla creazione di un murales all’interno del plesso.
Ha partecipato anche alla Masterclass di fisica subatomica, coordinata in Italia dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. L’altra lode è quella del valdobbiadenese Alessandro Geronazzo della 5B Scienze Applicate. Sta ancora decidendo come proseguire gli studi, ma probabilmente si iscriverà ad Ingegneria Elettrica a Padova. Dall’istituto tecnico turistico la bravissima è Stefania Marin, 19enne di Onigo di Pederobba.
Le sono sempre piaciute le lingue, inglese in particolare ma anche storia e arte e vorrebbe «trovare un lavoro che possa comprendere queste materie studiate negli anni scolastici, stando a stretto contatto con le persone di cultura e nazionalità diverse dalle mie per poter apprendere anche da loro» non escludendo comunque la possibilità di continuare a studiare.