Quattro nuove rotonde all’ingresso di Gorizia: ecco come cambierà la viabilità
GORIZIA Quattro rotonde, la riconfigurazione di un quinto incrocio, un piccolo restyling in una sesta intersezione, l’allargamento della carreggiata e la realizzazione di due “golfi di fermata” per gli autobus: ecco come cambierà la strada statale 55 “dell’Isonzo” per rendere più sicuro il tratto compreso tra l’aeroporto “Duca d’Aosta” e Gabria.
Per approvare il Progetto di fattibilità tecnico-economica dei lavori di adeguamento e riqualificazione della tratta in capo ad Anas, nei giorni scorsi è stata convocata la conferenza dei servizi.
L’obiettivo principale del progetto è realizzare un piano di potenziamento e di riqualificazione della Ss 55. Da uno studio effettuato nel 2011 da “Safety Review”, lungo la strada “dell’Isonzo” erano state individuate delle tratte a maggior rischio a partire dal chilometro 10 per arrivare al chilometro 18.
Rendere la strada più sicura
Il piano di potenziamento e riqualificazione ha come scopo quello di migliorare le condizioni di sicurezza dell’infrastruttura ed aumentare il comfort degli utenti, innalzandone il livello di servizio attraverso la valorizzazione ed il recupero del patrimonio stradale esistente.
Per quanto riguarda le criticità, nel progetto definitivo si legge: «Il tratto ricadente nell’ambito di progetto ha origine circa presso la località Gabria (km 13+000) e termina presso l’aeroporto di Gorizia (km 17+000). Vengono attraversati o lambiti i centri abitati di Gabria Superiore, Rupa e Merna in Comune di Savogna.
La strada presenta un andamento curvilineo, ma con alcuni lunghi rettifili che inducono ad aumentare la velocità di marcia, nonostante la sezione stradale a tratti ridotta e i numerosi accessi e incroci. In alcuni tratti sono presenti filari di alberi prospicienti la sede stradale. Lungo la strada vi è la presenza di ciclisti”.
Il progetto
Ecco dunque che per ridurre le criticità al minimo, il progetto redatto dall’ingegner Paolo Cucino prevede innanzitutto il miglioramento di 5 incroci con la realizzazione di 4 rotonde e una riconfigurazione delle manovre ammesse per il quinto incrocio.
Poi c’è la sesta intersezione, quella tra la Ss 55 e via Stradalta, dove è previsto solo un allargamento dei cigli per consentire le manovre di svolta con maggiore sicurezza. Nel tratto tra il km 14+400 e il km 16+000 il progetto prevede infine l’allargamento della strada.
I dettagli
Nel dettaglio, partendo da Gorizia e procedendo in direzione di Monfalcone gli automobilisti incontreranno la prima rotonda subito dopo aver superato la statua dedicata al Duca d’Aosta. La rotatoria a 5 bracci permetterà un accesso più sicuro all’area dell’aeroporto e alla caserma della Guardia di Finanza.
Poco più avanti saranno realizzate le piazzole per le fermate degli autobus urbani. Le due opere, oltre a ridurre i pericoli per chi esce dall’aeroporto e dalla caserma della Gdf, sono funzionali anche a sostenere il pubblico previsto per i concerti che si dovrebbero svolgere al “Duca d’Aosta”.
Funzionale anche al servizio di trasporto pubblico locale è pure la seconda rotonda, quella a 3 bracci del valico di Merna.
Oltre a garantire la maggior sicurezza di chi svolta verso la Slovenia o a chi si immette sulla Ss 55, permetterà anche agli autobus di effettuare l’inversione di marcia e tornare verso Gorizia. Detto del successivo incrocio con via Stradalta (che verrà allargato) si arriva a Rupa dove le due intersezioni a T con le vie Polje e Jakil sono state assimilate ad un incrocio a quattro bracci disassato. Qui la rotonda però verrà realizzata prima di via Jakil (che quindi non sarà interessata alla nuova circolazione) e sarà a 3 bracci per agevolare la svolta verso Peci.
Prima della quarta ed ultima rotonda, quella a 3 bracci denominata “Gabria 1” all’intersezione tra la Ss 55 e Sp13 (via Ograda), verrà riconfigurato l’incrocio con via Pavletič dove, per eliminare i cosiddetti “punti di conflitto”, verrà esclusa la possibilità di effettuare la svolta a sinistra in entrambe le direzioni, consentendo di fatto solo l’uscita dal centro abitato di Gabria o l’ingresso al paese per chi arriva dalla sola Gorizia.