I troll social hanno portato a spasso l’informazione mondiale: il caso Mark Violets
Un post pubblicato da uno degli account che fanno parte di quell’ecosistema chiamato “Twitter Calcio” ha fatto scoppiare un caso internazionale, con condivisioni, articoli e servizi del telegiornale che non sono stati in grado di distinguere la verità da un troll (seppure di pessimo gusto). Per ore, infatti, moltissime persone di tutto il mondo hanno creduto che l’uomo che ha sparato a Donald Trump durante il suo comizio a Butler (in Pennsylvania) rispondesse al nome di Mark Violets. In realtà, tutto era nato con una “fake news” inventata da un utente italiano che aveva tradotto il nome e pubblicato la foto del giornalista – esperto del mondo romanista – Marco Violi (già noto per il cosiddetto Violination).
Mark Violets, i troll e l’attentato a Trump
Quella bufala/troll è stata ripresa da centinaia di account verificati (spunte blu) su X, trasformando l’irreale in reale. Ci sono stati persino dei telegiornali americani (e non solo) che hanno diffuso quel nome e il volto di Marco Violi. Ma non è tutto: per ore, il nome dell’inesistente Mark Violets è stato quello più cercato sul motore di ricerca di Google in tutto il mondo. A modo suo, si tratta di un evento che ha fatto la storia, raccontando tutti i lati negativi di come i social impattino – ormai – anche sul mondo dell’informazione. Ma non c’è solamente questa storia. Parallelamente, infatti, negli USA moltissimi utenti “verificati” hanno condiviso il video di un giovane che si spacciava per Thomas Matthew Crooks, colui che realmente ha sparato durante il comizio prima di essere freddato. In realtà, si trattava di un altro troll. Peccato che persino il TG2 della RAI abbia preso per buono e trasmesso quel filmato.
Queste due vicende simultanee confermano le perplessità sulle “spunte blu” su X, quelle che Elon Musk ha deciso di rendere un elemento premiante a pagamento. Se ti abboni, ottieni la spunta e l’algoritmo premierà i tuoi contenuti. Ed ecco che la macchina della disinformazione sfrutta questa dinamica commerciale per dare adito a narrazioni false che, però, diventano virale dopo aver versato una somma mensile nelle tasche di Musk.
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