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Июль
2024

Joe Biden, aumenta il pressing tra i dem per il suo ritiro. Pelosi gli mostra i sondaggi: “Non puoi vincere”

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L’ex presidente della Camera Nancy Pelosi ha mostrato al presidente degli Stati Uniti Joe Biden i risultati dei sondaggi: “Non puoi vincere” la sfida contro Donald Trump alle elezioni di novembre. L’ultimo retroscena rivelato dalla Cnn, che cita tre fonti informate, fotografa alla perfezione il momento che si sta vivendo all’interno del Partito democratico americano: il pressing su Biden per convincerlo a ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca è in costante aumento all’interno del partito. E questo già prima del Covid che ha colpito Biden prima del suo arrivo alla convention di Las Vegas. Una delle fonti della Cnn ha spiegato che il presidente americano ha risposto all’appello di Pelosi sostenendo di aver visto altri sondaggi che indicano che può vincere. In effetti è la stessa linea che Biden ha tenuto nell’ultima intervista, rilasciata a Univision: “Gran parte delle comunità non si concentrano sulle elezioni prima di settembre, non capisco tutto questo parlare di chi è in testa dove, finora tutto tra me e Trump è praticamente alla pari“, ha dichiarato. Questo però prima di risultare positivo al Covid.

La dura conversazione privata con Pelosi non è l’unico monito che è stato recapitato a Biden negli ultimi giorni. Anzi, fa parte appunto di un pressing da parte dei dem che si fa sempre più asfissiante. Ovviamente hanno evitato di esporsi pubblicamente, ma anche il messaggio trasmesso a Biden dai leader dem di Camera e Senato è stato chiaro. In due incontri separati Hakeem Jeffries e Charles Schumer hanno infatti spiegato al presidente che con lui ancora candidato è a rischio la possibilità di vittoria dem anche al Congresso. Secondo quanto rivela il Washington Post, Jeffries ha incontrato Biden giovedì scorso alla Casa Bianca, mentre Schumer ha avuto un colloquio con il presidente a Rehoboth Beach, Delaware, poco prima che sull’America, e la campagna elettorale, si abbattesse la notizia del tentato assassinio di Donald Trump. In entrambi i colloqui, i leader democratici si sono fatti portavoce delle preoccupazioni dei deputati e senatori riguardo al rischio che Biden possa mettere a rischio la loro rielezione e l’eventuale maggioranza dem.

Dopo gli incontri, i due leader hanno diffuso dei brevi e vaghi comunicati, ma secondo quanto rivelato da Abcnews Schumer è stato molto diretto con Biden nel sostenere la necessità di un suo ritiro. E lo stesso avrebbe fatto Jeffries, che il giorno dopo il suo colloquio con Biden ha scritto una lettera ai colleghi deputati in cui, ermeticamente, spiegava di aver “comunicato direttamente e pieno le profonde, sentite prospettive e conclusioni” emerse nelle riunioni del caucus. La notizia delle pressioni riservate dei leader del Congresso arriva dopo che mercoledì Adam Schiff, il deputato californiano molto vicino a Nancy Pelosi, è diventato l’esponente più in vista del partito a chiedere pubblicamente a Biden di “passare il testimone“, esprimendo dubbi sulla sua capacità di sconfiggere Trump a novembre. E poi c’è la questione di Barack Obama, l’ex presidente che anche avrebbe espresso in maniera riservata la sua preoccupazione riguardo alla possibilità di vittoria del suo ex vicepresidente, secondo quanto riferiscono fonti informate. Tutto questo prima che sulla campagna elettorale di Biden si abbattesse anche la sciagura del Covid. L’ultima spallata, chissà se quella definitiva, alla sua corsa verso la rielezione.

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