Zepp-LaRouche: organizzare un “Consiglio della Ragione” di statisti
A seguito dell’attentato all’ex Presidente Trump, Helga Zepp-LaRouche ha proposto la creazione di un Consiglio internazionale di statisti per evitare la guerra nucleare.
In una dichiarazione rilasciata il 15 luglio, la presidente dello Schiller Institute ha affermato: “Il mondo è ancora in stato di choc. L’unico motivo per cui l’attentato del 13 luglio a Donald Trump è fallito è stato il movimento millimetrico, del tutto casuale, della testa, che ha fatto sì che fosse stato l’orecchio e non l’occhio. Senza quel movimento, avremmo potuto avere una Sarajevo 2.0, con gli Stati Uniti e, successivamente, il mondo gettati nel caos e forse una guerra nucleare.
In seguito, in una discussione con i collaboratori, Zepp-LaRouche ha osservato che il mancato assassinio di Trump “deve farci riflettere su quanto possiamo essere vicini all’annientamento della specie umana… Il destino del mondo è fragile come questo movimento accidentale della testa di Trump. Vengono i brividi al solo pensiero. Ma questa è la realtà che dovrebbe aiutare le persone a svegliarsi dal compiacimento per quello che è ovviamente il momento più pericoloso della storia”.
Nella dichiarazione, ha aggiunto che “i prossimi tre mesi e mezzo presentano il massimo pericolo, con un’escalation del conflitto militare intorno all’Ucraina e all’Asia sud-occidentale, una crescente ingovernabilità in Francia e forse in altri Paesi, una crescente turbolenza finanziaria e soprattutto il pericolo crescente di uno scontro militare diretto tra la “NATO globale” e Russia-Cina.
“Il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha avviato una missione esplorativa a Kiev, Mosca e Pechino, scoprendo che la strada della diplomazia esiste. Chiediamo quindi agli statisti più autorevoli, ai leader religiosi, agli ex diplomatici e funzionari eletti, ai militari in pensione e ad altri leader civili – di tutte le nazioni – di farsi avanti e di creare un Consiglio della Ragione per esplorare il potenziale di una nuova architettura internazionale di sicurezza e sviluppo, che possa tenere conto degli interessi di ogni singolo Paese del pianeta.”