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Июль
2024

Maturità al liceo Oberdan di Trieste, i 17 centini lasciano alle spalle Kafka e l’IA e pensano all’università 

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TRIESTE Sono 17 gli studenti del liceo Oberdan ad aver concluso la maturità con il massimo dei voti; tutti si preparano all’università, con diversi percorsi e sogni da realizzare.

Olga Savoia sottolinea che «è stato un momento di confronto con i commissari esterni e un bellissimo traguardo. Mi dispiace lasciare un gruppo di compagni di classe affiatato con cui spero di riuscire a mantenere i contatti. Dopo il diploma vorrei studiare Medicina. Ho sostenuto il test di accesso a maggio e ora mi attende il secondo».

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Parla di due scritti per cui è soddisfatto Leonardo Boerci, e poi all’orale «lo spunto è stato un’immagine generata con l’intelligenza artificiale, tema sul quale ero preparato. Ho proposto una riflessione sulle potenziali applicazioni belliche. La storia, infatti, ci avverte delle tragiche conseguenze che un terzo conflitto mondiale avrebbe ai danni dell’umanità. Anche per questo motivo ho scelto Ingegneria informatica, nella speranza di poter avere un ruolo decisivo nella piega futura che l’intelligenza artificiale assumerà e nel tentativo di orientarla verso gli interessi comuni al mondo intero. Studierò a Padova».

Matilde Iuretta racconta che «non potrei essere più felice di aver coronato questi anni di studio affiancata dai miei amici e supportata sia dai professori interni sia dall’intera commissione, che mi ha messa a mio agio comprendendo l’emotività insita in questo momento fondamentale». Per Elisa Rossi «conseguire il diploma con il massimo dei voti è stato per me motivo di grande emozione e orgoglio, ho atteso le prove con ansia ma anche con voglia di mostrare la mia preparazione. Mi aspetta la facoltà di Ingegneria navale».

Per Edoardo Morsillo l’esame «è stato un momento indimenticabile, coronato da un risultato che mi ha portato grande soddisfazione. Porto con me un bagaglio di ricordi preziosi e la consapevolezza di aver dato il massimo. Frequenterò Economia internazionale e management alla Bocconi». Federico Zennaro parla soprattutto del colloquio come «un bel momento di conversazione con i professori, il mio spunto era un articolo riguardante le leggi di Maxwell. Non nascondo di aver provato un po’ d’ansia prima, a differenza di quelli scritti per i quali mi sentivo abbastanza tranquillo. Ritengo che sia l’occasione per mostrare ai professori, e a se stessi, tutto ciò che si è appreso. Ho scelto la facoltà di Ingegneria meccanica».

Un po’ di agitazione per Sonia Lonza solo all’orale, ma «i professori mi hanno messa a mio agio. Sono molto contenta di come è andata e del fatto che la commissione abbia tenuto conto anche del percorso scolastico. Ora mi piacerebbe fare Medicina».

Lettere moderne invece nel futuro di Filippo Bittolo Bon, «questo esame è stata un’esperienza utile per valutare non solo la preparazione nozionistica fornitaci da questi anni, ma anche la capacità di esprimerla a modo nostro, a mio parare è questa la vera “maturità”, che non si raggiunge con i ripassi degli ultimi giorni, ma lavorando con costanza».

Simone Milani ringrazia «la famiglia, i professori e gli amici che mi hanno accompagnato in questo lungo percorso che è culminato con l’esame. Il prossimo anno ho deciso di studiare Ingegneria al Politecnico di Milano».

Indeciso tra Fisica e Matematica Giacomo Feri, «in questo esame mi sono divertito a trattare dei temi più vari, allo scritto ho parlato di Bukowski, Kundera, Kafka e non solo. All’orale è uscito più il mio lato scientifico, parlando di intelligenza artificiale, relatività e fisica nucleare. Il mio sogno per il futuro è entrare nel mondo della ricerca».

Dopo il diploma Giulio Marsi ha deciso di optare per «la facoltà di Fisica, e sono contento di portarmi dietro questa capacità di analisi e riflessione scoperta in quest’ultimo anno e applicarla anche ad aspetti personali ed extra scolastici».